The vanishing of Ethan Carter: recensione

Sviluppato e pubblicato dalla casa videoludica The Astronauts, The vanishing of Ethan Carter è un’avventura grafica con tinte investigative e horror.

Il titolo richiama il testamento di Radolph Carter, un racconto di Lovecraft. La storia parla di un investigatore dell’occulto, Paul Prospero, che deve indagare sulla sparizione del piccolo Ethan. Il tutto sembra girare attorno ad un’entità lovecraftiana chiamata “Il dormiente” che pare aver manipolato la famiglia di Ethan.

La prima cosa che colpisce del videogioco è l’incredibile paesaggio ricostruito in motore Unreal Engine 4, il dettaglio dei riflessi sull’acqua o dei colori è spettacolare. The vanishing of Ethan Carter si presenta come un’avventura grafica un po’ atipica: non è un gioco che accompagna il giocatore. Anzi, per certi enigmi dovrete anche giocarci per giorni interi prima di arrivare alla soluzione.

L’ambiente dove si svolge il gioco è una piccola zona rurale che comprende boschi, due case, un cimitero, una miniera e una diga. Il giocatore dovrà prestare molta attenzione ai dettagli rivelati dagli indizi per sbloccare puzzle e scoprire la verità. Grazie ai poteri paranormali di Paul, potremmo utilizzare la retro cognizione per vedere eventi passati. Sarà poi nostro dovere mettere in ordine le memorie, per ricreare la giusta sequenza.

Vi è presente anche un piccolo easter egg, una citazione alla figura “dell’astronauta”, il nome della casa videoludica.

In conclusione, The vanishing of Ethan Carter è un’ottima avventura grafica poliziesca, con diverse citazioni a Lovecraft, in particolare all’amato Cthulhu, entità gigantesca e “polipesca” che dorme sotto il mare. Gli enigmi non sono per nulla semplici e lo consiglierei ai veterani delle avventure grafiche. Una piccola perla videoludica da non perdere assolutamente.

 

Debora Parisi

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