The girl from the other side: recensione

Uscito recentemente, The girl from the other side è una fiaba gotica, che gioca e stravolge con i soliti stereotipi delle creature del buio e quelle della luce.

La storia narra di un umano contagiato da una maledizione, chiamato “Il Maestro”, che accudisce una bambina come fosse sua figlia, stando ben attento a non toccarla. Infatti il maleficio si contrae col tatto, rendendo la persona infetta un vero e proprio mostro. Il Maestro e la bambina dovranno sopravvivere in un mondo oscuro, dove gli estranei e gli umani si combattono in una guerra antica.

La trama di per sé potrebbe non essere originale, in quanto ci sono diverse storie simili, ma sono le relazioni tra i personaggi a rendere avvincente la storia. Proverete una profonda dolcezza e compassione per il Meastro, che si preoccupa per la piccola Shiva come se fosse suo padre. Vorrebbe evitare tristezza e dolore nella vita della bambina, come ogni genitore che ama i suoi pargoli, ma purtroppo la vita riserva terribili sorprese.

Shiva è l’innocenza: non percepisce il pericolo che rappresentano gli altri estranei e nemmeno quello rappresentato dagli umani, ormai resi folli dalla paranoia, da uccidere ogni persona sospettata del contagio.

Tematicha importante è proprio la paranoia e l’isolamento, di cui sono vittima i mostri, ma anche gli ex umani. A nessuno interessa di trovare una cura per gli infetti. La morte è la soluzione più rapida e veloce. Non si sa la vera origine della maledizione, rendendola effettivamente un mistero così come il passato del Maestro.

Il manga riprende le atmosfere cupe e fiabesche di Over the garden wall, invece il tema del bosco oscuro, popolato da creature inquietanti, e di una piaga di origini sovrannaturali, ricorda molto il videogioco di Darkwood.

Parlando dei disegni, il nero è il colore dominante. I mostre hanno volti quasi irriconoscibili, paiono fusi con l’inchiostro, eppure ciò non elimina la loro bellezza artistica. Gli umani, invece, non hanno volto. Sono anonimi e ciò sottolinea la loro alienazione. L’unico personaggio nitido è proprio Shiva, l’incarnazione dell’innocenza e della speranza. I disegni sono delicati e ricordano molto quelli di Cotton Tales.

The girl from the other side si presenta fin da subito  come una storia interessante, capace di catturare fin dalle prime pagine, una fiaba moderna adatta a tutti.

Debora Parisi

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