Un prato fiorito e profumi d’Oriente

Balzello a piè pari tra le pozzanghere fino alla meta, orecchie e occhi spalancati avidi di luci e ombre, carta e penna tra le mani, prendo nota di ogni sensazione in ordine sparso infilandomi silenziosa nel bel mezzo dei discorsi attratta da questo o quel frammento di vita che mi proietta inesorabilmente altrove. Affianco una signora dai lunghi capelli ondulati e l’aspetto vistoso, le spalle inarcate e il collo importante, sta confidando a un’amica il suo recente amore per gli abiti a fiori, tutti quanti, lunghi, corti, sbracciati, accollati, sembra sorpresa da quel suo lato romantico emerso così dal nulla per la felicità del mondo intero e di cui non era a conoscenza fino allora. Di fiori ammantata, volteggia tra gli angoli spigolosi dei palazzi, prodiga di un’inconsueta gioia contagiosa, mille occhi si riversano su di lei stracolmi di elogi, che donna!

D’un tratto una forza misteriosa mi spintona con violenza, strattonandomi per un braccio e proiettandomi a mezz’aria, ondeggio tra le emozioni e percepisco un reticolato di passi e un accavallamento di mani tra scaffali e carrelli, evidente preludio di piacere. Da lassù adocchio la bella signora dai lunghi capelli ondulati e l’aspetto vistoso svolazzare tra le corsie di un supermercato secondo un evidente percorso prestabilito, la testa alta e il portamento regale, procede a passi sicuri intrecciandosi a percorsi altrui di uomini e donne rincorsi dalla premura cittadina, quand’ecco che di scatto, senza preavviso alcuno, lei, la bella signora dai lunghi capelli ondulati e l’aspetto vistoso, si inchina dinnanzi al pubblico estasiato da tanta bellezza, la sua schiena si incurva, il suo petto sfiora le piastrelle e il suo ampio abito fiorato ricopre il pavimento dilatandosi fino all’angolo più remoto del supermercato per la gioia di grandi e piccini, il dentro e il fuori, un prato fiorito e profumi d’Oriente.

C’è chi improvvisa capriole tra le verdi corsie, chi raccoglie fiordalisi e papaveri, chi intreccia primule e violette, ah che incanto, mai un pomeriggio di banali acquisti erastato così meraviglioso, mai.

Elisa Bollazzi

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