Pensiero giallo: recensione

E’ una notte buia e tempestosa, e dentro la stanza di un albergo disperso in una periferia italiana si sta consumando un delitto tragicomico: nulla di così grave, certo, questo fino a quando l’imprevisto non esita a farsi vivo.

Lei, una scrittrice famosa, è nel mezzo di una piena crisi creativa ed il suo editore sta attendendo ormai da parecchio la sua ultima opera, perché i tempi stringono e la data di uscita si avvicina.

Nonostante ciò, la donna non esita a sollazzarsi con i suoi passatempi e vizi particolari, tra cui un provino organizzato per conto di una splendida, giovane, bionda modella.

Le basi per divertirsi ci sarebbero anche, e in tal modo anche l’ispirazione potrebbe tornare, ma quando si è delle gialliste di nota fama entrare a far parte di una delle proprie intricate trame, ma in modo molto inaspettato, è la cosa più assurda che possa capitare, e quello che succede alla nostra protagonista sarà il risultato di una catena di eventi dagli esiti esilaranti.

Questo è Pensiero giallo, ultimo cortometraggio firmato dal regista Pierfrancesco Campanella, creatore di opere cult come Bugie rosse e Cattive inclinazioni, nonché piccola divertente escursione del nostro autore in ambiti totalmente comici, un piccolo plot con una vena ironica ben ispirata e a tratti spiazzante (in una battuta Campanella stesso con grande ironia si autocita); presentato il 28 agosto al Cinelab de L’isola del Cinema di Roma, nei panni della sfortunata giallista troviamo Luciana Frazzetto, alle prese con un ruolo ricco di sfaccettature brillanti, mentre a sostenerla in questo cortometraggio c’è il caratterista Gianni Franco, il quale riveste i panni dell’irruento e sventurato editore.

Completano il cast la presenza di Magda Lys, è la ragazza provinata, e, nei panni dell’amica di quest’ultima, Chiara Campanella, nipote del regista.

Soggetto a cura di Lorenzo De Luca, nome legato ai cinepanettoni di maggior successo (Natale sul Nilo, Merry Christmas, Natale in India), mentre fotografia e montaggio sono rispettivamente affidati ad Aniello Grieco e Francesco Tellico; un piccolo tour de force gestito dall’occhio divertente (e divertito) di Campanella, che ammicca contemporaneamente ad Agatha Christie e la miglior commedia degli equivoci, dando loro un omaggio benservito con questo piacevolissimo Pensiero giallo.

Mirko Lomuscio