Mission Impossible: Fallout – recensione

Dite la verità: avete voglia di vedere nuove missioni impossibili? Se sì, buon per voi, perché Tom Cruise ne ha accettata un’altra spettacolare. Già… perché il divo americano in Mission Impossible: Fallout dà prova di avere non solo tanto coraggio, ma anche cuore. Il suo Ethan Hunt è spericolato, ardito, generoso e sensibile. E Christopher McQuarrie, dopo Rogue Nation, si attesta come un regista oculato, capace di offrire agli spettatori una storia piena di pericoli, ma nuova nella formula.

Di fatto, la dinamicità delle sequenze è sorprendente e interessante, perché giocata su doppi e tripli inganni e sulle drastiche scelte professionali ed emotive di Hunt.

E tra rivalità, strategie messe in atto da impostori, scambi di battute e colpi di scena tra Hunt e Walker (interpretato da Henry Cavill), amori (in)dimenticati e nuovi, villain di vecchia conoscenza (Solomon Lane) e una setta di fanatici terroristi, Mission Impossible: Fallout promette caos, cuori spezzati, scintille, cariche di plutonio pronte a esplodere, acrobazie su elicotteri in volo (ebbene sì… anche stavolta il caro vecchio Tom non usa controfigure!), cospirazioni, donne bellissime e letali, moto sfreccianti per la la Ville Lumière, inseguimenti con tanto di base jumping e parkour e tanta, tanta adrenalina.

Inoltre, vedrete un Ethan Hunt bravissimo ad adattarsi alle alleanze socio-politiche che in un modo o nell’altro vorrebbero farlo fuori, tant’è che le sue performance camaleontiche gli consentiranno di intraprendere tutte le sfide mortali proposte dai nemici pur di estinguere una minaccia globale ad opera di una cella terroristica nota come gli Apostoli.

E con una trama bella corposa e scene d’azione mozzafiato (pensate solamente che la scena in cui Tom Cruise si lancia da un aereo in skydive a oltre settemila metri di altezza sopra Parigi a una velocità di 350 km/h è stata girata centosei volte dall’attore stesso senza stuntman, per avere le tre inquadrature che la compongono. Incredibile!), c’è chi si è anche lasciato scappare che Fallout potrebbe essere l’ultimo capitolo della serie. Se così fosse, sarebbe una chiusura coi fiocchi, perché durante la visione del film, il pubblico verrà davvero catapultato verso l’impossibile. Il percorso narrativo è intrecciato magistralmente,  i personaggi messi in scena sono inappuntabili, i sentimenti struggenti e il villain di Sean Harris è viscido al punto giusto, così come il resto del cast sfoggia interpretazioni in grande stile (Simon Pegg, Rebecca Ferguson, Ving Rhames, Alec Baldwin, Michelle Monaghan, Vanessa Kirby,  Angela Bassett, ecc.).

 

In definitiva, non perdetevi Mission Impossible: Fallout, perché oltre a intrattenervi piacevolmente, vi inietterà energia positiva, perché la nuova strabiliante “missione impossibile” di Ethan Hunt sarà ancor di più una vertiginosa e catastrofica impresa, che vi presenterà il labile confine tra Bene e Male e vi farà sobbalzare dalla sedia per la trafila di acrobazie folli e inaudite, ma anche per l’inaspettato, intenso e tormentato saliscendi emotivo.

 

Silvia Casini

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