Mary e il fiore della strega: recensione

Magico e fiabesco, il libro scritto da Mary Stewart, La piccola scopa, diventa il film d’esordio dello studio Ponoc.

La storia narra di Mary, una bambina come tante che sta trascorrendo gli ultimi giorni d’estate nella casa della prozia Charlotte. Si annoia terribilmente perché è circondata da persone anziane e non ha nulla da fare se non piccole commissioni. Mary trascorre quindi le sue giornate a bighellonare e combinare guai.

Ed è proprio l’insolito incontro con due gatti a condurla verso “il fiore della strega”, una pianta tanto rara quanto misteriosa, che sembra donare incredibili poteri per un giorno. Dopo aver combinato l’ennesimo guaio, si ritroverà in una scuola di magia, dove si cela un terribile segreto.

La storia presenta diverse citazioni: la scuola di magia è un riferimento ovviamente ad Hogwarts, sebbene le ambientazioni siano più allettanti e più simili ad un vera università.

I maghi sembrano usare sia magia che tecnologia, creando un ibrido “magicpunk” allettante.

Vi sono richiami anche ai film dello Studio Ghibli come La città incantata, Laputa – Castello nel cielo, Principessa Mononoke fino alla streghetta Kiki.

Il film ha anche diversi riferimenti alla cultura popolare nei riguardi della stregoneria, come i capelli rossi, attribuiti alla magia, oppure ai famiglia, animali incredibilmente intelligenti e compagni fedeli delle streghe e degli stregoni.

Vi è una sorta di parallelismo con il primo film dello Studio Ghibli, Nausicaä della valle del vento, sebbene le ambientazioni siano differenzi. Nausicaä è un distopico con messaggi ambientalisti, Mary e il fiore della strega è un fantasy per ragazzi.

Entrambi però hanno caro il tema ecologista ed il disdegno verso l’abuso che la tecnologia e l’ambiente scientifico fa nei confronti dell’ambiente e degli esseri viventi. Nel caso del film dello studio Ponoc, alcune tematiche vengono affrontate in maniera troppo semplicistica, anche per una storia per ragazzi.

Ovviamente l’animazione trae molto dagli insegnamenti dello Studio Ghibli.

Unica pecca del film sono alcuni buchi di trama che non vengono risolti in maniera esaustiva.

In conclusione, Mary e il fiore della strega si presenta come un esordio che saprà divertire ed emozionare; un film adatto a tutte le età.

 

Debora Parisi

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