La versione di Eva di Raffaella Ricci

Io sono Eva e non ho mangiato la mela. Ho mangiato le fragole nel bosco che fanno capolino tra le foglie, le ciliegie pendenti dai rami come rosse perle lucenti, ho mangiato le pesche dorate e gustose e tutti i frutti creati, ma la mela no.

Eppure sono stata scacciata dal paradiso terrestre perché un serpente dalla lingua biforcuta ha detto che l’ho mangiata. Ma come si può dare credito ad un serpente, che uno già solo a vederlo non si fida. E invece…

«Hai mangiato il frutto dell’albero della conoscenza, l’unico che non dovevi toccare» ha tuonato Dio.

«Perché mi ritieni così stupida, Signore? In questo posto meraviglioso, io ho tutto ciò che mi serve, ho cibo, acqua, aria buona, il tempo sempre bello ed Adamo che mi adora. Non avrei mai rischiato tutto solo per una mela.»

«Solo per una mela forse no, ma per la conoscenza sì. D’altra parte se non avessi la conoscenza non mi risponderesti in questo modo.»

«Non ho mangiato la mela! Forse dopo una settimana di lavoro ininterrotto passato a creare il cielo e la terra, il sole e la luna, l’acqua e i prati e tutto ciò che respira eri troppo stanco e mi hai inserito, per sbaglio, più optional di quelli che avevi progettato…»

«Donna impertinente!» ha detto adirato e mi ha fatto condurre fuori dal paradiso terrestre con la forza delle armi. Addirittura!

A quel punto è intervenuto Adamo: «Io vado con lei», ha detto, mi ha preso per mano e ci siamo avviati verso l’uscita. E’ stato in quel momento che ho sentito di amarlo.

Il serpente, ai piedi di un albero, se la rideva. «Ti avverto», gli ho urlato, «prima o poi ti schiaccerò la testa».

Ed eccoci fuori, io e Adamo, un po’ spaventati, un po’ confusi. La porta del Paradiso si è richiusa lentamente dietro di noi e per la prima volta abbiamo guardato cosa c’è dall’altra parte.

Gocce trasparenti sono uscite dai miei occhi e hanno cominciato a rigarmi la pelle come l’acqua di una sorgente: «Io non ho mangiato la mela!» ho detto singhiozzando.

Adamo, con un gesto gentile ha cancellato le mie lacrime: «Vieni», ha detto, «andiamo a conoscere il mondo. In fondo, la vita nel Paradiso Terrestre stava diventando noiosa».

 

Raffaella Ricci per Upside Down Magazine

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