Il signore dei giusti: intervista esclusiva a Nicholas Maurizio Mercurio

Ecco l’intervista a Nicholas Maurizio Mercurio, autore self della tetralogia de Il signore dei giusti e della serie spin off Le rose di Elgand. Esploriamo insieme un po’ del mondo oscuro di questo fantasy e le origini.

Ciao Nick, parlaci di te e del tuo rapporto col genere fantasy.

Ciao a te. Sono Nicholas Maurizio Mercurio, autore de la Saga dell’ultimo e de La trilogia dell’ombra, di cui è uscito il primo volume, Il figlio del mare, il 15 giugno scorso su Amazon (presenti sul sito ci sono tutti i miei libri), in versione ebook. Ho iniziato a scrivere fantasy quando ero piccino, soprattutto grazie a mia madre, che mi lesse Lo Hobbit prima di dormire. Da allora cominciai a immaginare mondi popolati da qualsiasi creatura, a mettere giù semplici storielle e qualche raccontino durante le ore di scuola. Ho un rapporto d’amore, di unico e grande amore. È un genere meraviglioso.

Ci sono eventi particolari che hanno ispirato i tuoi libri?

Durante la stesura de La Saga dell’Ultimo, in Europa accadeva qualcosa che non si vedeva dalla fine della guerra. Ho parlato molto del terrorismo, dell’odio e della paura; di quello che spinge un uomo a ucciderne un altro, al fanatismo. Io ho vissuto davanti al televisore gli istanti dell’attacco a Parigi del 13 novembre e rammento con molta commozione quella serata. Ci sono poi anche molti altri eventi particolari, che sarebbero troppi da elencare. Viviamo in un’epoca in cui è meglio informarsi che restare a guardare.

Com’è il mondo del self publishing?

Non è un mondo facile, sebbene sia appagante e molto intenso. Bisogna essere onesti: io non consiglio mai questa strada, nonostante i tanti libri pubblicati e il buon successo che hanno avuto i miei libri. È un mondo da prendere con le dovute precauzioni, non facendosi mai aspettative (questo vale anche per chi sceglie di pubblicare con una casa editrice) e pensando solo a lavorare. È una scelta molto, molto difficile da prendere. Ma dopo diventa tutto più bello e inaspettato.

In Italia, il genere fantastico è considerato un genere per bambini e di nicchia. Cosa pensi di questa mentalità?

Trovo che sia una mentalità ignorante. Si fonda sul pensiero che qualsiasi cosa tratti del fantastico sia banale. Il fantasy è un genere che contiene più generi: parla d’amore, amicizia, odio, disprezzo e paura; di orrore, coraggio e volontà; di pace, guerra e solitudine; di rabbia, dissenso e speranza. In Italia è necessario sognare se si vuole davvero vivere.

Progetti per il futuro? Hai mai pensato di sperimentare altri generi oltre al fantasy?

In questo momento mi sto dedicando alla stesura del proseguo de La trilogia dell’ombra e sto pensando a una nuova serie, che potrei iniziare da un momento all’altro. Non voglio fare alcuna anticipazione, ma sarà ambientato nello stesso mondo de La saga dell’Ultimo e La trilogia dell’ombra. Sarà una sorpresa, una grande novità. Una nuova avventura, come sempre.

 

Parlaci della tua collaborazione con gli Age of Chronicles…

La collaborazione con l’Age of Chronicles Music Productions è stata un’esperienza fantastica. Hanno realizzato la colonna sonora de Il signore dei giusti restando fedeli alle pagine del libro e alla sua storia. Hanno composto le vicende di Argail di Lytel con estrema cura e passione. A loro devo molto.

Ti ringraziamo per averci donato un po’ del tuo tempo.

 

Debora Parisi

© Riproduzione Riservata