Il reality della paura: recensione

Giulio Galli vive a Romentino, in provincia di Novara. Diplomato al Liceo Scientifico, si è laureato in Lettere e lavora come redattore per De Agostini da sedici anni. Le sue grandi passioni, oltre a quella per il lavoro, sono le serie televisive, i quotidiani e lo sport, in particolare il calcio: la sua squadra del cuore è ovviamente il Novara Calcio. Con Libromania ha pubblicato L’ultimo bersaglio, La chiave dell’abisso, Il reality della paura, Tutti i gradini del Male.

Oggi vogliamo proprio parlarvi del suo thriller mozzafiato Il reality della paura, che è stato anche tradotto in turco con il titolo Issiz Ada. Il libro narra la storia di dieci concorrenti che approdano su una splendida isola sperduta nell’arcipelago delle Bahamas per partecipare a un nuovo reality show, che promette di essere il più incredibile di sempre. Sembra tutto perfetto: un’occasione unica per dare una svolta alla propria esistenza. I dieci iniziano a studiarsi fin quando una voce dà loro il benvenuto. Il tono è freddo e inquietante.

Qualcosa non va: la paura comincia a serpeggiare tra i concorrenti. Il mattino dopo, la stessa Voce li informa che tra di loro c’è un infiltrato, un assassino professionista che ha il compito di eliminarli tutti, uno al giorno. L’unica speranza di salvezza consiste nell’individuare e ammazzare il killer che, abilissimo, inizia a colpire senza lasciare tracce. La paura si trasforma in puro terrore: scegliere gli alleati sbagliati significa morire, ma c’è qualcuno di cui fidarsi?

Con un mix intelligente tra il genere distopico, il giallo e il thriller, strizzando un po’ l’occhio a Lost, Nirvana e a Dieci piccoli indiani, ma anche ad altri telefilm di successo, ai reality game e a Darknet, l’autore ci consegna un romanzo avvincente, dove la trama si arricchisce di colpi di scena e di sfumature psicologiche appassionanti.

Fidatevi: dalla prima all’ultima pagina, è tutto un crescendo di emozioni, inquietudine e sorprese. I personaggi sono ben caratterizzati e sono tutti, più o meno, ammantati da un alone di mistero, fatto di segreti, bugie e paure.

L’epilogo, poi, è un vero e proprio ribaltamento delle certezze e delle prospettive acquisite: un finale perfetto che conduce l’intera narrazione a un livello adrenalinico superiore.

Infatti, il lettore dovrà fare molta attenzione ai dettagli, all’angoscia che sentirà montare nel petto e che non gli consentirà di essere lucido. Per giunta, dovrà cercare di non cadere nella trappola dell’autosuggestione, perché è garantito che, prima o poi, inizierà a credere che tutti i concorrenti in realtà siano dei potenziali assassini, ma stanno veramente così le cose? Forse sì o forse no… questo non possiamo svelarvelo, ma di certo possiamo dirvi di essere molto cauti e di non perdere il raziocinio, in modo da valutare con cura e da un sagace potere di discernimento, l’unico capace di portarvi alla verità, anche se sarà un’ardua impresa. Di fatto, ve lo anticipiamo subito: sarà complicato distinguere amicizie vere, nemici e doppiogiochisti, ma soprattutto sarà difficile non farsi irretire dalla “voce incubo” che spesso e volentieri annuncia “A domani, forse”. Si tratta di una sorta di entità immateriale, che contribuisce ad accrescere il terrore.

In poche parole, se cercate un libro in grado di rendervi partecipi e attivi, allora Il reality della paura fa proprio al caso vostro, perché promette di affinare abilità intellettive, intuito e astuzia.

 

Silvia Casini

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