HeartStopper Vol 1.: recensione

Credo sia la prima volta che mi cimento nel recensire un volume di una graphic novel. Non sono nuova al genere però, da ormai vent’anni, e più. sono un’accanita lettrice di manga e fumetti in genere. Da qualche hanno poi, ho scoperto un certo mio interesse verso il romance, il boyslove e gli yaoi in generale.
Heartstopper mi ha davvero fatto un’ottima impressione, sia come tratto estetico che come trama, anche se si tratta solo del primo volume.
Da ex studentessa di liceo artistico non ho potuto non apprezzare lo stile grafico della storia, morbido e delicato in molti passaggi, e nello stesso tempo incisivo e sorprendente nel trasmettere le emozioni attraverso i tratti del volto dei personaggi.


In alcune scene avrei proprio voluto fare uno “screen” per riguardare in seguito tutti i dettagli.
La trama non è prettamente originale, si parla di un’amicizia nata tra i banchi di scuola, che però si trasforma presto in qualcosa di più.
Charlie ha 14 anni, è Gay, a scuola è stato bullizzato per questo in passato. Frequenta, di nascosto un certo Ben, che si scoprirà poi non essere proprio un tipo raccomandabile.
Nel mentre, il nostro Charlie conosce un ragazzo più grande, Nick, che fa parte del suo stesso gruppo di studio.
I due si prendendo subito in simpatia e iniziano a frequentarsi, prima a scuola, poi anche fuori.
Charlie inizia a provare dei sentimenti per Nick, però si sente confuso perché pensa che l’altro sia eterosessuale, quindi non gli interessino i ragazzi, se non come amici.
Nick, dal canto suo, è confuso. Si accorge di provare qualcosa, ma non sa cosa pensare di sé, non si è mai interessato ai ragazzi prima di conoscere Nick.
Il volume si chiude con un bacio, il bacio tra loro tanto atteso, che fa da culmine a tutta quella tensione romantica dei capitoli precedenti, però, c’è un però, Nick se ne va’ confuso e Charlie crolla.
Come andrà avanti tra loro?
Chi, come me, è arrivato in fondo alla storia con gli occhi a cuoricino e i sospiri, sappia che dovrà aspettare il volume due, purtroppo.
In conclusione, per essere la mia prima graphic novel, la consiglio a tutti: me ne sono letteralmente innamorata.
È una storia, dolce, romantica, e di una tenerezza infinita, ma anche semplice e diretta, così come sono gli anni dell’adolescenza, pieni di turbamenti e grandi passioni e di incapacità di dominare o di capirsi, per la paura di perdersi.
Insomma, in una parola: meraviglioso.

Samanta Crespi

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