Gli occhi invisibili del destino: recensione

oggi parleremo del libro Gli occhi invisibili del destino scritto da Silvia Casini, autrice dei libri Il gusto speziato dell’amore, Tutto in una notte e della recente trilogia culinaria Indomite in cucina, Pulp Kitchen e La cucina incantata.

Eilis Rush ha occhi molto particolari: verdi, striati di grigio, giallo e blu notte, ma soprattutto nascondono un segreto. Lei è una giovane studentessa diciassettenne che, dopo un incidente automobilistico, dove i suoi genitori hanno perso la vita, dall’America è venuta a vivere a Roma. Va a stare da sua zia Clara che gestisce il negozio esoterico “Filincanto”.

Eilis ha un’amnesia parziale a causa del trauma subito e non riesce a ricordare molti dettagli del suo passato, in compenso ha strane e inquietanti percezioni, così sua zia la porta da uno psichiatra. In sala d’attesa, Eilis legge su un giornale che a piazza Barberini, nella fontana del Tritone, è stato rinvenuto il cadavere di una donna
.

Inizia così una strana e straordinaria avventura che la vede collaborare con Luca Marra, giovane poliziotto, per scoprire cosa si cela dietro una misteriosa serie di delitti dalle connotazioni esoteriche e, al tempo stesso, conoscere la verità sulla propria storia e sulla morte dei suoi genitori.

La scrittrice ha mantenuto lo stile poetico che caratterizzava le storie precedenti, come Tutto in una notte. La storia presenta atmosfere a metà tra l’urban fantasy, il thriller e il surreale, assisteremo infatti a narrazioni al limite del psichedelico.

Eilis è una ragazza dal carattere schivo e sognante che, soffrendo di amnesia, si può aggrappare solo alla zia Clara, unico anello del suo passato, e al misterioso Mister Fumo, un’entità benigna che pare farle da mentore.

La ragazza infatti ha un dono particolare: riesce a percepire spiriti, fantasmi e presenze malefiche. I suoi occhi, vero elemento su cui gira attorno la trama, sono una finestra verso il mondo invisibile. Contando il fatto che a volte Eilis associa elementi fantastici per descrivere le persone, in certe scene non sapremo dove inizia la fantasia di Eilis e dove finisca il suo potere.

Luca è un personaggio ben caratterizzato, ci è parso una persona che si è creata un guscio protettivo da ogni legame emotivo, a causa del trauma subito da piccolo. La boxe è lo sport che lo unisce ad Eilis in quanto entrambi i personaggi sono tenaci nel perseguire i loro obiettivi.

Anche Giulio è ben rappresentato, un individuo straziato dalle proprie maschere, dal lutto e dalle donne. L’ho percepito come un personaggio tragico in quanto i suoi stessi demoni sono la causa della sua situazione.

Ho notato che nei libri di Silvia Casini è presente un personaggio “sognatore” o “strampalato”: in questo romanzo è la zia di Eilis, Clara, in Di Magia e Di Vento erano le parenti della protagonista. Insomma, sembra un una specie di firma dell’autrice.

Ammettiamo che la storia d’amore era un po’ prevedibile, ma ben descritta.

Il secondo tema che abbiamo aprezzato è lo scontro la realtà e mondo spirituale, tra fantasia e quotidiano. Non a caso il negozio della zia offre dei prodotti naturali con etichette fantastiche, gli stessi prodotti che noi potremmo trovare al Salone del Libro o al Comics. Questo è un modo per farci sognare, senza però confondere realtà con fantasia.

Nonostante sia presentato come un Paranormal Romance, a nostro parere il libro è più un thiller fantastico. L’elemento centrale del romanzo non è la storia d’amore, ma le indagini riguardanti gli omicidi e il passato di Eilis. Mano a mano che ci si avvicina al finale, le atmosfere si tingono di nero e durante la lettura si percepisce un clima soffocante.

Inoltre grazie al libro abbiamo potuto imparare alcuni termini tipici di della boxe.

In conclusione, il romanzo a parer nostro è un thriller ben scritto, che mescola elementi esoterici, paranormali e realistici, in una corsa contro il tempo per salvare vite umane.

 

Debora Parisi

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