ControNatura: recensione

Buongiorno, nostri affezionati lettori. Oggi analizzeremo ControNatura, un fumetto italiano molto particolare, disegnato e scritto da Mirka Andolfo, già famosa per la sex comedy di Sacro e Profan”. Nonostante le copertine provocatorie, il sesso è un elemento secondario, in quanto presenta una trama molto matura. Vi avvertiamo che la recensione potrebbe avere qualche spoiler, sebbene abbiamo cercato di mitigarli per evitare troppe rivelazioni.

La storia narra la vita di Leslie che abita in un mondo popolato da animali antropomorfi dove il governo interviene nella sfera personale della vita nei suoi cittadini, fino a decidere quali rapporti sono considerati sbagliati, contro natura ( insomma, come un Grande Fratello. In questo mondo parallelo, gli imbecillus procreocentrici hanno preso potere e minano a sfogare i loro ideali malsani sugli altri). Leslie è una maialina semplice, che ama il sushi ed è costretta a fare un lavoro che odia (con un capo pervertito). Vive con Trish, la sua migliore amica, e sogna per sé qualcosa di diverso. Ma i sogni possono essere pericolosi se a popolarli è un lupo bianco piuttosto inquietante. Leslie si troverà coinvolta in un mistero più grande di lei, rischiando di perdere la sua vita e sé stessa…

Ebbene, ControNatura è un distopico- fantasy con un trama ed un’ambientazione molto accattivanti, potrebbe essere accostato a Zootropolis non solo per l’utilizzo di animali antropomorfi, ma anche per le tematiche di discriminazione trattate. Ovviamente ControNatura si rivela una storia più matura di Zootropolis, interessandosi anche ai problemi legati all’omosessualità, alla violenza domestica e alle molestie sessuali.

La società di ControNatura è praticamente una parodia di noi stessi. Parodia poiché prende ed ingigantisce alcune nostre mentalità, rendendole effettivamente grottesche, tanto da ridurre l’ambientazione ad un vero e proprio distopico. Vi facciamo un esempio: la mentalità “procreocentrica”, ovvero un’ossessione malsana e distorta per la procreazione e il ruolo genitoriale, è presente nella nostra cultura, specialmente nei rami estremisti (ma anche no).

La società stessa, indirettamente o esplicitamente, invita i cittadini a figliare in maniera egoistica e frivola. Ovviamente tutto per un tornaconto tra bilancio demografico e soddisfazioni personali. La mentalità è così radicata da rendere la cosa del tutto normale: i nonni chiedono nipoti perché hanno nostalgia dei figli, coppie che fanno bambini solo per avere badanti gratis alla vecchiaia o perché tutti lo fanno, il matrimonio (religioso) stesso è fondato sulla procreazione, e dovrebbe escludere o discriminare ( in teoria) coppie childfree, sterili, disabili ed omosessuali (gli anziani però no ed è strano).

Se non puoi avere figli vieni trattato come se avessi subito una mutilazione, se non vuoi avere figli vieni visto come un egoista, se sei una donna che si pente di essere madre vieni vista come un mostro e se sei un disabile che vuole fare sesso viene vissuto come shock dagli altri,  perché la società pensa che tu sia asessuale (o peggio, asessuato).

O ancora, vi ricordate il pietoso e goffo “Fertility Day”? In sintesi, quindi, l’analisi non è contro la procreazione, l’accudimento dei piccoli e la sessualità, fatto normalissimo per tutte le specie di qualsiasi orientamento, ma contro quegli imbecillus ossessionati da essi in maniera disturbata, tanto da rompere le scatole agli altri, nei casi migliori, o arrivare alla violenza e discriminazione in quelli peggiori. Ancora oggi, le persone devono lottare per il proprio amore o per le proprie scelte contro una società bigotta e violenta.

Il primo tema principale è, come detto prima, la discriminazione. Nel mondo di Leslie le coppie miste tra specie animali o le coppie omosessuali vengono considerate “contro natura”. Il Governo, che ricorda il Grande Fratello di Orwell, impone alla popolazione di accoppiarsi con i membri eterosessuali della stessa specie. Per i single c’è una tassa che aumenta con gli anni, per questo la gente si sposa per convenienza, senza però amarsi (come i genitori di Leslie). Per gli omosessuali e gli “interspecie” ci sono le strutture di “rieducazione”, che paiono più campi di concentramento sovietici. Senza contare il fatto che le persone li considerano pervertiti ( in quanto codeste coppie non possono procreare) bandendoli perfino da certi luoghi pubblici.

Fatto interessante è come i social influiscono non solo nelle nostre vite, ma anche in quella di Leslie: il programma di “accoppiamento” del Governo sceglie i maggiori candidati in base ai gusti ed hobby delle persone. La stessa cosa fanno i motori di ricerca ed applicazioni per noi. Vi siete mai chiesti come mai Amazon metta in prima mostra articoli legati proprio a ciò a cui siamo interessati?

Vi sono altre citazioni alle opere di Orwell, come la Fattoria degli animali, non solo per la celebre frase “Tutti gli animali sono uguali, ma ci sono animali più uguali di altri”, ma anche la scelta della specie dei maiali come antagonisti. Se vi ricordate, nel libro tali creature crescono sempre più corrotte, fino ad imitare gli odiati umani e cenare con loro. Orwell voleva dimostrare il decadimento del regime comunista dell’U.R.S.S, in ControNatura, i maiali vogliono sfruttare i pregiudizi delle persone per soggiogare e ghettizzare la società. Il fatto che utilizzano un leader fantoccio (un Grande Fratello, come in 1984, dove nel libro ci si chiede se effettivamente non sia altro che un simbolo piuttosto che una persona reale) rende ancora più evidente l’ispirazione dalle opere di Orwell, creando un crossover a dir poco inquietante.

Ora analizziamo le tematiche fantasy: la natura è il secondo tema principale. È una forza incontrollabile, madre e matrigna allo stesso tempo. Può dividere le persone come unirle. Per tutta la serie la società ha dettato ciò ch era “contro natura”, ma vediamo che tali concetti sono prettamente umani e non “naturali”. Il mondo primordiale, quindi, è libero dal frontiere culturali, libero dai pregiudizi, ma allo stesso tempo, impossibile da controllare. Il lupo bianco rappresenta il lato pericoloso e distruttivo della natura. Leslie cercherà di controllarlo, per evitare di perdere sé stessa, mentre l’antagonista principale vorrà appropriarsene per essere finalmente libero. La magia, nel fumetto, è quindi sinonimo di natura e società primordiale, in contrasto con la tecnologia del mondo folle di Leslie. Elemento che ha permesso agli uomini di indottrinare più facilmente i propri simili.

Terzo tema principale è l’amore: quello libero e puro, che va oltre la razza o l’orientamento sessuale. Leslie è sempre stata una ragazza in cerca d’affetto, non dissimile da sua madre. Ma mentre lei aveva Derek e Trish, i suoi migliori amici, che l’amavano come una sorella e compensavano la sua infanzia anaffettiva, nel caso di Maxime la situazione era diversa: sola, in un ambiente bigotto, con un marito violento ed una bambina che non amava. Si era innamorata di un leone, forse l’unica persona che l’aveva fatta sentire viva. La misteriosa scomparsa dell’uomo la distrusse, portandola a lasciare la famiglia e farsi manipolare da una setta. Nel caso di Leslie, l’amore degli amici l’ha salvata dal destino di sua madre, mentre Maxime, a causa di esso,  impazzì. Abbiamo quindi un lato dualistico dell’amore: nutre e protegge, ma anche prosciuga e distrugge.

Amore libero è quello che chiedono le coppie interspecie (che nel nostro mondo sarebbero multietniche) e omosessuali.

L’amore ha cambiato Carol, il capo dei ribelli, facendole capire i suoi sbagli. Amore profondo è quello tra Khal e  sua sorella minore, è bellissimo notare con quanta tenerezza un lupo dagli artigli di adamantio possa coccolare una lupacchiotta.

In conclusione, ControNatura presenta una profonda analisi dei personaggi, ambientazioni distopiche abbastanza attuali e un’interessante tocco di mistero ed erotismo che donano vivacità alla storia. Consigliato ai membri del movimento furry, agli amanti del distopico e del fantasy, ma anche a chi si approccia per la prima volta all’arte di Mirka Andolfo.

 

Debora Parisi

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