Berserkr: recensione

Il fantastico, in particolare il fantasy, può essere una metafora per trattare di elementi della realtà paurosamente vicini, come il razzismo e la guerra fredda.

Berserkr si svolge a Berlino: siamo negli anni ottanta (decennio non scelto a caso, dato che in quel periodo crollò il Muro, segnando la fine della guerra fredda),  le creature magiche e gli umani vivono esistenze separate, secondo gli accordi presi alla fine del conflitto precedente. Ulrik, il protagonista, è un agente del dipartimento per il controllo sociale tra umani e non umani, ma segretamente è anche l’incarnazione del protettore della città: l’orso di Berlino. Ulrik è quindi un berserkr, un uomo capace di trasformarsi in un potente orso quando la furia lo raggiunge. Lui è il ponte tra i due mondi e quando strani omicidi mireranno all’equilibrio tra i vari popoli, Ulrik dovrà indagare, prima che scoppi un altro conflitto.

Il mondo descritto nel libro Berserkr, di Alessio del Debbio,  è una guerra fredda ucronica: non ci sono scontri tra U.R.S.S ed USA, ma tra umani e non umani. Si pensa che anche la situazione geopolitica sia diversa dal nostro mondo, in quanto i giapponesi posseggono testate nucleari e le hanno usate per sterminare le kitsune. Da questo si può presumere che non abbiano avuto le restrizioni agli armamenti imposte dagli stati uniti.

Una “guerra calda” ha decimando il mondo, mietendo entrambe le fazioni. Le creature magiche sono costrette a vivere in ghetti o distretti, considerate più un pericolo sociale, piuttosto che esseri viventi. Naturalmente, questo clima di odio e paura non fa che alimentare il desiderio di libertà dalla popolazione repressa.

La storia è legata ad alcuni racconti del libro precedente di Alessio del Debbio, L’ora del diavolo (che troverete menzionato nei video sottostanti), e si sospetta che l’Italia non viva una situazione migliore della Germania.

Berserkr, quindi, si cimenta di più sull’ambientazione sociale dello stato tedesco, in particolare della città di Berlino, piuttosto che sulla storia del mondo. I personaggi descritti, sia umani che non, sono persone qualunque, che fanno lavori ordinari ed ognuno, nel bene e nel male, è stato influenzato dalle conseguenze post belliche. Oserei dire che questo fantasy presenta anche elementi distopici proprio per l’ambientazione raffigurata.

Piccola nota va al personaggio di Ulrik, il protagonista: come l’Avatar, nel cartone de La leggenda di Aang e La leggenda di Korra, ha il triste fardello di essere il ponte tra i vari popoli. Ma nonostante la sua eredità, è un uomo profondamente ferito ed insicuro. Ha paura di legarsi emotivamente sia con uomini che con donne, avendo perso precocemente  suoi cari. Ulrik, quindi, si presenta come un antieroe, differente dalle classiche personalità forti che potremmo trovare nel fantasy.

Inoltre, il suo essere bisessuale lo rende un personaggio abbastanza nuovo nel clima del genere soprattutto italiano, in quanto la bisessualità maschile non è molto presente nella letteratura fantasy.

Come nelle opere precedenti, Alessio del Debbio mostra la sua conoscenza nei confronti del folklore, in particolare quello tedesco: krampus, coboldi, vampiri, streghe, licantropi, Nixe, tutti sono stati influenzati e presi dalle leggende locali.

In conclusione, Berserkr è un libro che consiglierei soprattutto ai ragazzi, per comprendere meglio certe tematiche, vivendo le (dis)avventure di Ulrik e divertendosi con lui. Un modo anche interattivo per imparare qualcosa sulle leggende tedesche e le creature che le popolano.

 

Debora Parisi

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