Una sera a Parigi: recensione

Bonjour mes chers lecteurs! Immergiamoci un po’ nello scenario romantico e sognante della splendida Parigi, in questi mesi purtroppo sfregiata dalla morsa del terrorismo.

Oggi parliamo di Nicolas Barreau, uno scrittore un po’ avvolto nel mistero, perché in realtà non esiste… o così dicono! Nicolas Barreau infatti sembra essere stato inventato da una casa editrice tedesca che, vedendo il successo dei libri sulle storie d’amore scritte dai francesi, ha optato per questo pseudonimo corredato da una biografia di tutto rispetto!

E di fatto, dopo il successo di Gli ingredienti segreti dell’amore e Con te fino alla fine del mondo, Barreau è tornato con un nuovo romanzo pubblicato nel 2013, edito da Feltrinelli: Una sera a Parigi.

In una piccola strada di Parigi, percorrendo rue Bonaparte fino a scorgere la Senna e girando due volte l’angolo, si trova un luogo incantato: il Cinéma Paradis. È questo il regno di Alain Bonnard, l’appassionato e nostalgico proprietario del locale. Ed è qui che ogni mercoledì, al secondo spettacolo, va in scena Les amours au Paradis, una rassegna dei migliori film d’amore del passato.

In quelle sere il Cinéma Paradis è avvolto da una magia particolare: regala sogni, come recita il poster appeso in biglietteria, sopra alla cassa antiquata. La piccola folla di habitué si abbandona volentieri sulle vecchie poltroncine di velluto per farsi rapire dal fascino del grande schermo. Ma da quando al secondo spettacolo partecipa anche una certa ragazza, è Alain a sognare più di tutti. Cappotto rosso, sorriso timido, siede sempre nella stessa fila, la numero diciassette. Poi, non appena in sala si riaccendono le luci, si allontana solitaria nella notte parigina. Chi è? E qual è la sua storia?

I romanzi di Nicolas Barreau riescono a farti amare Parigi appena inizi le prime pagine e con me non è stato da meno, dopo aver letto Gli ingredienti segreti dell’amore è stato subito colpo di fulmine! Le sue storie d’amore sono dolci, romantiche, intriganti e pieni di misteri che non vedi l’ora di scoprire per poi arrivare allo splendido lieto fine che tutti si aspettano… ma invece lui stravolge tutti facendoti adorare ancor di più la narrazione.

Questo romanzo non è da meno. Ogni suo libro, infatti, ha una particolare caratteristica: il primo aveva come protagonista la cucina, il secondo la lettura e questo il cinema!

Il protagonista è Alain, il direttore di questo cinemino a cui lui è pazzamente affezionato, è un uomo sempre dolce e romantico in ogni cosa che fa: proprio per questo ha creato una rassegna di film d’amore che va in scena ogni mercoledì e che tutti sembrano apprezzare. La cosa che mi ha colpito moltissimo di Alain è il modo in cui osserva gli altri: descrive ogni loro peculiarità come fosse la cosa più importante del mondo. Alain è il classico ragazzo che tutti vorremmo al nostro fianco, il perfetto romanticone!

E ovviamente la protagonista femminile, Mélanie, se ne infatua subito. Lei è molto misteriosa, lancia dei messaggi contrastanti al povero Alain e nasconde dei segreti di non poco conto. Non mi ha fatto impazzire come personaggio, a differenza di Solène! L’attrice che da piccola andava sempre al Cinéma Paradis e che decide di girare il suo prossimo film proprio nel vecchio locale di Alain, tra loro si instaura davvero una splendida amicizia e non vi nascondo di aver sperato su una possibile storia d’amore tra i due!

Comunque, il romanzo è un continuo richiamo ai vecchi film d’amore più famosi e alla fine troviamo persino una lista dei 25 film proiettati dal Cinéma Paradis. Ho amato molto questo aspetto letterario: è meraviglioso. 

Inoltre, la storia d’amore non diventa mai noiosa, proprio perché c’è sempre la ricerca di qualcosa che ti costringe ad andare avanti nella lettura per scoprire come finirà l’intreccio!

Consiglio a gran voce questo romanzo, soprattutto a chi ama i vecchi film d’amore e le storie d’amore classiche.

Buona lettura!

Giulia Paternò

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