Tu che mi capisci: recensione

Chi conosce Gordon, classe 1990, famoso youtuber e ora anche popolare su IG?

Io l’ho scoperto grazie a dei video spassosi dove Yuri Sterrore interpreta con una parrucca bionda in testa un fittizio personaggio di nome Gordon, che parla d’amore, di relazioni, di uomini, (casi umani come li definisce lui stesso) alle ragazze.

Nei suoi video sa essere molto divertente, ma anche molto profondo perché le tematiche che tratta sono viste sì dal punto di vista maschile, ma con tutta una grande sensibilità ed empatia verso il mondo femminile.

Insomma Gordon è il tipo di ragazzo che tutte vorremmo aver conosciuto.

Certo, il pubblico a cui si rivolge è spesso quello dei 20-25 anni, ma io che ne ho 37 ho comunque apprezzato la sua idea e il suo modo di fare.

Ho scoperto solo più tardi che Yuri Sterrone oltre a essere famoso sui social, ha anche scritto due libri. Il primo si intitola Tu che mi capisci e il secondo Lezione d’amore.

Io li ho letti entrambi e per il momento vi parlerò del primo: volevo vedere se anche il libro era scritto secondo il personaggio, quindi un po’ scanzonato, sopra le righe, ecc… E invece devo ammettere che mi ha piacevolmente sorpreso. È una storia d’amore, con toni leggeri certo, ma anche con una profondità di trama, personaggi credibili e ben strutturati, non banali, e anche con colpi di scena.

Sono stata completamente assorbita e rapita dal libro tant’è che ne ho divorate le pagine in due giorni!

Sostanzialmente la trama del libro, (che credo sia in parte autobiografica), racconta del protagonista  Alessandro, e di una fantomatica Lei, la ex di Alessandro, in realtà il suo primo adolescenziale amore, la quale rientra nella sua vita quando entrambi hanno ormai trent’anni e hanno vissuto esperienze e vite molto diverse dagli anni acerbi del liceo.

Tutto ruota attorno ai sentimenti ovviamente, al passato, ma anche al presente, alle aspettative, ai cambiamenti. Al dare una seconda possibilità

Il libro scorre veloce, il linguaggio è semplice, ma che sa coinvolgere, in qualche caso anche un po’ fuori dagli schemi.

Una particolarità di questo romanzo sono le “parole chiave”: dei riquadri in grassetto a fine di ogni capitolo, che invitano la lettrice (Yuri si rivolge ad un pubblico quasi sempre femminile, è per le donne, dalla parte delle donne…) ad una riflessione su di sé, sulla propria storia d’amore e sulla propria autostima.

Mi ha molto colpito, perché solitamente nei romanzi rosa, o romantici non si trova tutto ciò.

Vi lascio con una citazione dal libro che credo valga la pena condividere:

Parola chiave: SCELTE

Lo conoscete l’eterno dubbio sui regali da fare a chi ami? È qui che si capisce davvero se stai dalla parte di chi ama prima se stesso o l’altro: regalo qualcosa che piace a me o qualcosa che piaccia a lui? Io finisco sempre per optare per la seconda opzione, ed è così che mi ritrovo in ristoranti hawaiani quando vorrei solo un piatto di lasagne.

Samanta Crespi

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