The Christmas show: recensione

Seppur con notevole anticipo, è tempo di Natale al cinema, tempo di pellicole italiane che possano essere all’altezza della situazione e che si discostino maggiormente dai classici cinepanettoni a cui siamo stati abituati per decenni, magari creando una favoletta come si deve per il momento in questione; ci pensa allora il regista Alberto Ferrari, autore de La terza stella e di Un figlio di nome Erasmus, a creare appositamente un film all’altezza della situazione, guardando agli attuali tempi moderni fatti di talent show e real tv, in modo da poter accogliere lo spettatore in un contesto sociale che rispecchi alla perfezione il presente che viviamo.

Con un cast composto da Raoul Bova, Serena Autieri, Francesco Pannofino, Tullio Solenghi e Ornella Muti questo The Christmas show si pone quindi il principio di raccontare la storia della mamma single Sofia (Autieri), la quale non è solita festeggiare le feste natalizie come si deve con la propria famiglia, dato che suo marito ormai manca da circa cinque anni; ma sarà sua figlia Alice (Alice Andrea Ferrari) a cogliere l’occasione al volo e poter organizzare un degno ricevimento di famiglia, facendo concorrere i propri famigliari al famoso The Christmas show, ovvero un reality ambientato tra le mura domestiche di una famiglia italiana qualsiasi proprio nella notte di Natale.

 

Vincitori del contest, Sofia si ritrova quindi ad invitare per la vigilia altre persone accanto a lei e i figli Alice e Ricky (Giulio Nunziante Ceasareo); persone come nonno Angelo (Solanghi) e nonna Rita (Muti), il ricco spasimante Oscar (Pannofino) ed il misterioso vicino di casa scrittore Pierre (Bova), che daranno vita ad un momento speciale per tutti, sotto il segno delle feste di Natale.

Convinto di costruire un lungometraggio che guardasse all’attualità condito con un pizzico di fantasy, il regista Ferrari con The Christmas show compie una serie di errori di non poco conto per raccontare questa storia fatta di luoghi comuni e scene imbarazzanti, malamente ineccepibili nel genere a cui appartiene, ed anche oltre; qua si assiste ad un compendio di momenti banali e personaggi abbozzati in modo pessimo quasi da non crederci, una galleria di caratteri delineati in modo agghiacciante per assecondare l’atmosfera natalizia che fa da ambientazione.
Autieri madre apprensiva e buona di cuore, Bova il vicino bello ma con un segreto importante che si porta dietro, Pannofino orco cattivo che vuole assolutamente conquistare tutto ciò che vuole, Muti nonna single svampita che insegue “l’uomo ricco” da abbordare e Solenghi nonno anticonformista, purtroppo sempre con la battuta pungente in bocca.

The Christmas show è la sagra del cinema stucchevole e melenso, il quale prende vita con l’intenzione di voler distruggere ogni qualsivoglia intenzione di regalare una sana visione divertente, abbracciando addirittura questo principio di guardare ai social in modo a dir poco ammiccante e leggero, tra conduttrici e tecnici della tv macchietta da fare imbarazzo e operazioni talent che vengono mostrate come il (drastico) punto di arrivo dei ragazzini d’oggi (tutta la situazione della figlia Alice che vuole divenire cantante, parentesi da non credere, Harry Styles docet).

Si punta malamente a riferimenti di livello internazionale in questo The Christmas show, tanto da inserire anche parentesi simil Mamma ho perso l’aereo (attribuite all’insopportabile Ricky di Nunzianate Cesareo), dimenticando perfettamente che il cinema natalizio italiano è ben altro e non inserire solo stupidi buonisti colpi di scena, abbozzati da personaggi altrettanto inverosimili per quanto scritti male.

Assistere ad opere del genere fa rimpiangere veramente la visione un sano italiano cinepanettone natalizio, anche di uno dei più brutti e dei più volgari, diciamocelo.

Mirko Lomuscio