The ballad singer: intervista esclusiva a Riccardo Bandera

Salve a tutti, oggi, come nostro ospite d’onore abbiamo Riccardo Bandera, uno dei fondatori della Curtel Games. Il primo gioco della società è The ballad singer, influenzato dalle meccaniche di gioco dei librigame, ma con delle differenze. In pratica è un rpg visual novel dove potremmo personificare quattro personaggi.

Per chi non lo sapesse, i librigame sono, in un certo senso, gli antenati dei nostri rpg con finali multipli. I librigame presentano diversi percorsi che possono portare a diversi esiti in base alle scelte del lettore.

Ballad Singer, pur essendo uscito recentemente, sta riscontrando un buon successo. Ma bando alle ciance, sentiamo cosa ha da rivelarci Riccardo sul gioco.

Parlaci un po’ di te e degli altri membri dello staff.

Sono Riccardo Bandera ed assieme a mio fratello Edoardo ho fondato la Curtel Games nel 2017 dopo aver terminato gli studi. Abbiamo una struttura molto flessibile e ciascun membro del team ricopre diversi ruoli a seconda del progetto che andiamo ad affrontare. In generale io mi occupo di mantenere i contatti con il mondo esterno, della documentazione, del coordinamento del team e di tutte le attività che consentono agli altri membri del team di lavorare al massimo del potenziale.

Come è nato il vostro progetto? Perché proprio la scelta di un libro game?

L’idea è nata dalla volontà di creare un videogioco che avesse elementi semplici ma di qualità. Abbiamo prima creato un modello modulare per gestire lo sviluppo della storia dal punto di vista teorico per poi renderci conto che andava ad assomigliare molto ad un libro game. Gli appassionati di librigame noteranno alcune differenze rispetto alle normali esperienze di lettura/gioco in TBS.

The Ballad Singer, un nome interessante, come mai lo avete scelto? Vi siete ispirati alla figura del bardo e dei poemi cantati?

Abbiamo scelto il significato arcaico della parola “Ballad Singer” indicante il cantastorie, in quanto tutta l’avventura è integralmente narrata. Infatti abbiamo incluso oltre 40 ore di narrazione per ciascuna lingua.

Chi sono i personaggi del gioco? Personalmente a chi sei più affezionato? 

L’avventura segue le vicissitudini di Leon (mago), Ancalimo (assassino), Ancoran (ranger) e Daragast (bardo guerriero). È molto difficile sceglierne solo uno, personalmente mi piace molto Daragast come personaggio ma anche Ancalimo per tutte le sfaccettature che può prendere la storia.

È possibile che le scelte avvenute con un personaggio possano influenzare gli altri? Vi è una trama o lore comune?

Sì, abbiamo due modi in cui i personaggi possono influenzare i loro percorsi vicendevolmente. Attraverso le “scelte determinanti” ovvero decisioni del giocatore che vanno ad influenzare l’evoluzione del gioco in uno o più punti futuri e la morte di un personaggio. Quando un personaggio muore provoca spesso delle ripercussioni nella storia del personaggi successivo a seconda del percorso narrativo.

Come avete trovato il panorama del mercato videoludico in Italia? E quello degli sviluppatori italiani?

Il mercato in Italia non è particolarmente semplice, nonostante la localizzazione integrale in italiano registriamo comunque vendite molto superiori a livello internazionale. A livello nazionale e regionale non abbiamola possibilità di partecipare a particolari tipologie di finanziamento; l’unica alternativa è quella europea. In Europa altri stati supportano molto meglio questo settore che in Italia viene ancora stigmatizzato soprattutto a livello politico.

Qual è, secondo te, la parte più difficile nella creazione di un videogioco?

La parte più difficile, a mio avviso, è la pianificazione; essere in grado di prevedere tutte le eventualità per avere meno problemi possibili in fase disviluppo. Come società di sviluppo indie, dobbiamo sfruttare al meglio la ristretta quantità di risorse che abbiamo a disposizione.

Ultimamente vi è una riscoperta dei libri game, cosa ne pensate di questa rinascita?

Sono molto felice che i libri game siano tornati ad essere prodotti eletti. Si tratta comunque di una nicchia di mercato che deve vedersela con altre forme di intrattenimento più moderne.

Quali sono i vostri progetti futuri? Avrete in mente videogiochi di generi e stili diversi?

Abbiamo in cantiere un paio di progetti che, se tutto va bene, annunceremo alla fine di questo anno o nel 2021. Si tratta sempre di videogiochi e sono sostanzialmente diversi da The ballad singer, per ora non posso dire di più!

Grazie Riccardo per il tuo tempo, vi consigliamo di dare un’occhiata al gioco, a nostro parere un degno tributo ai librigame.

Debora Parisi

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