MazM: The Phantom of the Opera – recensione

Oggi analizziamo un gioco ispirato al fantasma dell’opera, pubblicato dallo studio coreano MazM. Che dire, questo gioco ci ha profondamente deluso. Avvisiamo che potrebbero esserci degli spoiler in quanto la seconda metà dell’atto si discosta dalla trama.

Iniziamo con i lati positivi. La prima parte del gioco è molto fedele al libro, a parte qualche personaggio inventato, la storia è quasi identica a quella del romanzo. Difficilmente abbiamo trovato trasposizioni fedeli, di solito fondevano due personaggi in uno, ad esempio nel film di Schumacher, hanno unito Madame Giry con il Daroga.  Vi sono però personaggi totalmente inventati come il Detective o Melek.

I disegni sono molto belli e adoro il loro stile, soprattutto quello di Erik, il fantasma dell’opera. Anche le musiche sono azzeccate per le scene.

Nota di pregio sono anche i vari giornali che troviamo durante la partita che informano il giocatore su eventi storici o sociali del diciannovesimo secolo. Troviamo sia un ottimo modo per istruire le persone in maniera ludica e divertente. In particolare abbiamo apprezzato lo scambio di battute tra il persiano e Raul sulla questione della colonizzazione.

Altro elemento che ci è piaciuto è il rapporto tra Erik e Hatim, il persiano, elemento secondo me poco esplorato nel libro. Erik vede il persiano come il padre che non ha mai avuto, l’unica figura di riferimento della sua vita, Hatim dal canto suo lo considera più come un fratello. A causa

Nonostante i pregi iniziali, il gioco sprofonda in un abisso di rabbia e delusione. La seconda parte si differenzia completamente dal libro, dando un significato completamente snaturato nel finale. Crediamo che l’intenzione degli sviluppatori fosse una frecciatina contro il fandom del fantasma dell’opera, in particolare coloro che fantasticano su Erik. Vi spieghiamo meglio il perché:

Nel gioco Erik è il classico esempio di persona che è sia vittima che carnefice e utilizza la sua sofferenza per manipolare gli altri e compiere veri e propri abusi psicologici. Anche il personaggio del libro era instabile, ma mai fino a questo punto. Non ha mai usato la vittimizzazione nel modo in cui MazM lo mostra.

Nonostante i suoi problemi mentali, l’Erik del libro è una persona senza morale che però ricerca l’amore e soprattutto non è così ossessionato nell’indossare una maschera. Lo dice chiaro e tondo nel romanzo, lui se avesse una moglie avrebbe il coraggio di uscire smascherato per fare una passeggiata. Inoltre, nonostante la sua instabilità, l’Erik del libro comprende che amare veramente significa lasciare vivere il proprio amato. Grazie a forse il primo atto d’affetto ricevuto in tutta la sua vita, comprende di desiderare solo la felicità per Christine, anche se tale felicità non potrà renderlo partecipe. Alla fine del romanzo, Erik muore per amore, avendo finalmente ricevuto compassione.

Nel videogioco, Erik ha un’idea distorta d’amore, ancora più ossessiva e malata del romanzo. Vuole possedere l’oggetto del suo desiderio e dipende completamente dalla sua identità di maschera. Lui è così traumatizzato da non riuscire ad immaginare una vita col volto scoperto. Inoltre Christine non è la prima sua vittima, anni prima rapì e segregò una donna turca per averlo rifiutato. L’Erik del libro non avrebbe mai fatto una cosa del genere. Usa il vittimismo per far sentire in colpa gli altri e non assumersi le sue responsabilità.

Pare che MazM volesse far notare come “idealizzare una persona disturbata non porti a nulla di nuovo”. Peccato che abbiano snaturato il messaggio del romanzo, soprattutto nel finale, dove Erik muore pieno di odio e rancore, non capendo i suoi sbagli e rimanendo schiavo dei suoi traumi. Insomma, l’opposto del libro.

Inoltre il gioco sembrava volesse far capire che Christine fosse un personaggio debole e che venga usato come “mezzo” per mostrare quanto una relazione con Erik sia tossica. Nel romanzo lei è una donna sia ingenua che forte. È lei che salva la vita a Raul, lei che affronta il fantasma nel finale e fa di tutto per proteggere chi ama. Il fatto che inizialmente venga manipolata non la rende debole, dato che durante il romanzo acquisisce man mano consapevolezza di sé e raccoglie il coraggio per reagire. In un certo senso Leroux pare abbia giocato con la figura femminile nel romanzo gotico, inizialmente passiva per poi diventare più attiva nel finale.

In conclusione, MazM ha perso un’occasione, snaturando il messaggio originario di redenzione.

Ma vorremmo citarvi un altro gioco a nostro parere promettente, Opera Ghost’s Love Story di Stamina Overlook. Il gioco non è ancora completo, ma ho potuto osservare il suo sviluppo e devo dire che è molto promettente e che potrebbe piacere molto ai fan del fantasma dell’opera.

La sviluppatrice si è informata molto sugli eventi storici persiani e grazie a lei abbiamo potuto scoprire di piu. Ad esempio il personaggio di Jeyran, la moglie favorita del re di persia Naser al-Din. Inoltre una cosa che abbiamo apprezzato è il fatto che la trama sia molto fedele a quello del libro. Ad ogni modo il gioco si dividerà in due parti: gli anni in Persia di Erik e le vicende dell’Opera di Parigi.

Insomma, percorreremo la vita del fantasma dalle origini fino al finale del libro, scoprendo di più sul suo passato. Da quel che abbiamo potuto osservare nelle streaming live, la sviluppatrice ha posto molta attenzione ai dettagli dell’ambiente, prendendo spunto da riferimenti storici.

La struttura del gioco è un’avventura grafica con scelta multipla, ma fate attenzione: ogni nostra azione avrà delle conseguenze.

Una cosa che potrebbe non piacere ad alcuni sono i dialoghi muti accompagnati da alcuni suoni, alla Undertale per farci capire. Abbiamo chiesto il perché alla sviluppatrice e lei ci ha spiegato che la scelta è stata fatta per motivi economici in quanto avrebbe dovuto pagare dei doppiatori. Nonostante ciò, abbiamo apprezzato molto l’impegno e bravura di Stamina Overlook in quanto da sola ha creato il gioco, occupandosi di musiche, animazione, sceneggiatura e programmazione.

Dovremmo aspettare la demo per avere una visione più completa del gioco, ma attualmente il nostro giudizio è positivo e pensiamo che Opera Ghost’s Love Story possa essere migliore di quello di MazM per quanto riguarda l’accuratezza dei personaggi e meccaniche di gioco.

E voi, amanti del fantasma dell’opera, che ne pensate?

Se per caso foste interessati, su discord troverete la pagina del gruppo di Stamina Overlook, mentre su youtube il suo canale.

Debora Parisi

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