Rusty Lake: Roots – recensione

Rusty Lake è una serie videoludica prodotta dalla produzione indipendente di Robin e Maarten. La trama delle stagioni gira attorno agli eventi occulti che si manifestano attorno alla zona d Rusty Lake.

In quest’episodio esploreremo le origini della maledizione della famiglia Vanderboom ed il loro legame con l’alchimia ed il sovrannaturale.
Inizieremo col nipote dell’alchimista morto nel intorno al 1870, per poi vedere il ramo della famiglia crescere fino alla prima guerra mondiale.
A fare da “accompagnatore narrativo” è un certo corvo antropomorfo, un’entità misterioso già apparsa in Rusty Lake: Hotel.
Le meccaniche di gioco sono come quelle del classici rompicapo, gli enigmi per la maggior parte non sono così difficili. La  storia narrata è inquietante e surreale, nonostante la grafica semplificata, e riesce a trasmettere una sensazione di disagio che vi accompagnerà per tutto il gioco. Ogni “avventura” è vista dal POV del personaggio e si intersecherà con quella degli altri, permettendo una maggiore analisi della situazione. Immaginatevi questo gioco come un grande libro dove ogni capitolo è scritto con il punto di vista di un personaggio diverso. Ognuno è parte di un puzzle che si incastra perfettamente con gli altri.
In conclusione, Rusty Lake è un’avventure che potrà piacere sia agli amanti dei rompicapi, che agli amanti dei giochi horror e d’avventura grafica.

Debora Parisi

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