Richard – Missione Africa: recensione

Il cartoon movie Richard – Missione Africa, racconta la storia di un passerotto, rimasto orfano, adottato da una famiglia di cicogne e cresciuto con la convinzione di essere anche lui stesso una cicogna. La sua vita scorre serena fino a quando i genitori e il fratellastro adottivi si preparano per la grande migrazione verso l’Africa e a quel punto decidono di lasciarlo, poiché un passerotto non è in grado di affrontare un viaggio così lungo e colmo di impervie.

Richard non accetta la decisione e parte a sua volta per il continente nero, con l’obiettivo di dimostrare di essere una cicogna a tutti gli effetti. Lungo il viaggio si affiancheranno, aiutandolo, al passerotto due strampalati amici, un gufetto extralarge di nome Olga, con il suo amico immaginario Oleg, e il pappagallo canterino Kiki con la smania di successo. Ce la farà il piccolo Richard a raggiungere la sua famiglia?

Diretto da Toby Genkel e Reza Memari, quest’ultimo autore della sceneggiatura originale, il film, in sala dal 10 maggio 2017, è il frutto di una co-produzione tutta europea, che ha ottenuto il patrocinio della Lipu, l’associazione per la conservazione della natura. Di fatto, la pellicola contribuirà a sostenere Twins International Onlus per i progetti di Alice for Children.

Adatto a un pubblico di famiglie, Richard – Missione Africa unisce in egual misura ironia, sensibilità e spirito di sopravvivenza, i bambini rimangono completamente colpiti dalla nitidezza delle immagini e dalla vivacità dei colori, immergendosi nella storia fin dalle prime scene dietro cui si celano numerosi insegnamenti su tematiche attuali e quotidiane.

Richard, inconsapevolmente, si troverà ad affrontare una realtà crudele, la perdita dei genitori, di cui non se ne rende conto, e la convinzione di essere una cicogna, poiché adottato da loro, lo porterà a scontrarsi con se stesso e con gli altri per accettarsi e farsi accettare, dimostrando con tutte le sue forze il suo valore nonostante i limiti, non tirandosi indietro di fronte agli ostacoli, soprattutto con un padre ottuso e orgoglioso che non lo appoggia.

Disagio con cui molto spesso i bambini devono fare i conti: l’essere esclusi perché non ci sente all’altezza, e insicurezze che vengono troppo spesso sottovalutate ma che portano alla chiusura.

La pellicola lancia, così, il messaggio a reagire, a non arrendersi, ad accettare e a farsi accettare, perché ognuno è diverso ed è speciale a modo suo. Non ci sono supereroi qui, ma solo la semplicità, l’ingenuità e la tenacia dello spirito fanciullesco.

In conclusione, Richard – Missione Africa è un buon film di animazione con degli spunti morali significativi ed importanti che, attraverso la riconciliazione finale tra padre e figlio, ribadisce e conferma l’importanza del valore familiare e del concetto di unione che va oltre ogni pregiudizio.

 

Emanuela Giuliani

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