Politicamente scorretto: intervista esclusiva a Paola Chiozza

Da sempre amante della lettura, Paola Chiozza scrive il suo primo romanzo a soli diciassette anni. Nel 2010 vince un concorso letterario, nel 2013 si iscrive alla writing community Wattpad e inizia a condividere le proprie opere sul web.

Il successo arriva con la trilogia Kajira, che ad oggi ha totalizzato oltre un milione e mezzo di letture. 

Politicamente scorretto è il suo ultimo romanzo, un appuntamento letterario rosa che vi consigliamo di non perdere!

Perché? Ve lo dice l’autrice stessa!

Ha carta bianca e tre aggettivi per descriversi…

Io sono “il teorema delle tre E”. Eclettica, perché amo sperimentare e unire l’improbabile con l’impossibile. Esuberante, perché non sono in grado di trattenermi. Vomito emozioni. Eccentrica, perché in me abitano almeno un milione di bizzarre contraddizioni. Però mi ritengo un universo in continua evoluzione. Ci sono lati di me che ancora non conosco.

Mai senza?

Mai senza l’originalità. Originalità non significa soltanto inventare qualcosa di nuovo, ma anche dissacrare i cliché. Essere in grado di trasformare il convenzionale e renderlo unico. E poi… mai senza le tinture rosa e blu per i capelli.

Cosa le piace leggere?

Romanzi in grado di ribaltare ogni mia convinzione. Romanzi capaci di farmi vedere le cose da un altro punto di vista. Libri che lasciano il segno e non mi fanno dormire la notte. Quando leggo voglio innamorarmi dei personaggi, voglio che siano vivi. Li voglio sentire dentro. Sono esigente. Cerco gli arcaismi, le metafore, la complessità. Cerco il disgusto, la morbosità. Cerco le ambientazioni buie. Non disdegno nessun genere, anche se prediligo i romanzi distopici. La rappresentazione negativa del futuro mi affascina.

Se dovesse esprimere tre desideri?

Essere più ordinata. Nella mia testa c’è troppo caos. Essere più ottimista. Vedo sempre tutto nero, ma forse è un bene. Il pessimismo mi spinge a dare il massimo nella continua ricerca del meglio. Piangere di meno. Non so se c’è rimedio.

La sua vita in un tweet?

“Non ho paura di ciò che la gente pensa di me. Ho paura di ciò che io penso della gente”.

Ci parli del suo ultimo romanzo. A chi lo consiglierebbe e perché?

Il mio ultimo romanzo, che è anche quello d’esordio, s’intitola Politicamente scorretto (edito da Antonio Tombolini Editore). La protagonista è Viktoria, una ventiduenne piena di ideali politici di sinistra e cresciuta in una famiglia unita ma strampalata. Suona la chitarra in una band hard-rock, è vegana e attenta all’ambiente, venera Karl Marx e gestisce il centro sociale della città… almeno finché un giovane imprenditore non decide di acquistarlo per trasformarlo in un ristorante di lusso. Lui si chiama Sebastian e possiede tutte le caratteristiche che Viktoria odia negli uomini. È iscritto al partito di destra, gioca a golf, ha un’auto sportiva che inquina più di un inceneritore, veste solo con abiti firmati ed è schifosamente ricco. Costretti a collaborare a causa del destino beffardo, Viktoria e Sebastian non sembrano intenzionati ad abbandonare i preconcetti politici che li separano. Si prendono in giro, discutono, litigano… e mentre si fanno la guerra, scoprono di piacersi. Accettare di essere attratti da una persona totalmente opposta, si sa, non è facile. Soprattutto se si ha la testa dura, proprio come i nostri protagonisti!
Tra gatti assassini, cocktail velenosi, sms al vetriolo e posacenere volanti, Viktoria e Sebastian dovranno imparare a coltivare il sentimento nato tra loro, anche se così politicamente scorretto. Consiglierei il mio romanzo a chi teme la diversità. A chi ha paura di fidarsi del prossimo. A chi è testardo. Agli indecisi e ai sognatori.

Come nascono i suoi personaggi, vi è un collegamento con la realtà?

In ogni personaggio inventato si nasconde sempre qualcosa di reale.

Le ambientazioni che sceglie provengono dal reale o sono anche una proiezione dell’anima?

Le ambientazioni che scelgo sono inusuali. Mi piace quando la storia si sviluppa in posti che mi affascinano, così lontani e interessanti. Islanda, Norvegia, Turchia, Turkmenistan e Cina sono solo alcuni dei luoghi in cui si svolgono gli avvenimenti della mia trilogia fantasy Kajira (che può essere letta sulla piattaforma gratuita Wattpad). La Francia, con il grigiore opaco di Bordeaux, fa da sfondo al romanzo noir che sto ultimando. Per Politicamente scorretto invece ho scelto Innsbruck, in Austria, terra che ho visitato da bambina con i miei genitori e di cui conservo un bellissimo ricordo.

Come può riassumere ai suoi lettori il suo romanzo? Qual è il messaggio che vuole trasmettere?

Politicamente scorretto è un romanzo irriverente che mira a colpire e affondare i pregiudizi che abbiamo rispetto a chi la pensa diversamente da noi. Con Politicamente scorretto ho voluto distruggere gli sciocchi preconcetti della nostra società in modo divertente e leggero, lanciando tuttavia un messaggio importante che spero i miei lettori abbiano colto. La diversità di ideali, di nazionalità, di cultura, di religione e di estrazione sociale non deve separare ma unire. Deve essere un punto d’incontro per progredire ed espandere gli orizzonti. La diversità è una ricchezza e non deve fare paura.

È già al lavoro su un nuovo libro?

Sono sempre al lavoro. Cerco di sviluppare ogni idea, perché voglio godere di tutta la mia creatività. E poi per uno scrittore tenere tutto dentro fa male, è velenoso.

 

Silvia Casini

© Riproduzione Riservata