Muffin di arance senza farina

Questo è un impasto magico: si regge su tuorli e mandorle, che strutturano e sugli albumi a neve che lo trasformano in una nuvola alle arance. Lo zucchero di cocco e la vaniglia rendono il gusto più morbido e particolare. Molto facili da preparare, potrebbero essere una ricetta da condividere coi più piccoli per avvicinarli alla cucina e infatti….no no, non voglio svelare ancora nulla! Ma rimanete sintonizzati su questa rubrica se vorrete saperne di più.


Ingredienti:

500 g arance bio (pesate con la buccia)
250 g mandorle
125 g zucchero integrale di cocco o altro low ig
Vaniglia
4 uova
Marmellata di albicocca (senza zucchero, zuccherata con zucchero a basso IG)

Cottura:

30 minuti
180 gradi

Preparazione:

Prima operazione – che potreste fare anche molto prima di mettervi a fare la torta-  è quella della cottura delle arance, che vanno immerse in una pentola d’acqua fredda, portate al bollore, fatte bollire 40 minuti e lasciate raffreddare.

Successivamente, una volta fredde, devono essere tagliate a fettone, o a pezzetti, e passate al mixer. A me non piacciono omogeneizzate, quindi spengo il mixer un po’ prima che le riduca in poltiglia.

Fatto questo tritate le mandorle assieme allo zucchero di cocco e alla vaniglia – produrrete un baccano infernale, giusto per avvisarvi.

In una terrina versate i tuorli, il mix frullato e la purea di arance. Quindi montate a neve gli albumi incorporateli all’impasto solo all’ultimo, con movimenti delicati dal basso verso l’alto.

Mettete i pirottini nella tortiera da muffin e riempiteli.

Ovviamente potreste optare per fare una torta tradizionale, in questo caso farete un vestitino di carta da forno ad una teglia #immargarinata e ci verserete il composto.

Cuocete i muffin 30 minuti a 180 gradi – per la torta procedete ancora 10/15 minuti.

Non appena saranno cotti toglieteli dal forno, e fate cadere su ognuno una cucchiaiata di marmellata di albicocche.

Spalmatela col dorso del cucchiaino.

Il calore del muffin la farà fondere in un attimo.

Foto e testo a cura di Raffaella Fenoglio © Riproduzione Riservata