La tesi della duchessa: intervista esclusiva a Ilaria Vespignani

Ilaria Vespignani è nata a Roma nel 1990. Nel 2016 si è laureata in Storia dell’arte, attualmente collabora con Explora, il Museo dei Bambini di Roma.

E con una scrittura fresca e divertente, ha appena fatto il suo esordio con un romanzo di formazione, in cui si intrecciano storia, arte e luoghi magnifici in un avvincente racconto pop.

L’abbiamo intervistata proprio in merito a La tesi della duchessa (Graphofeel Edizioni), dove troverete una giovane studentessa tutta intenta a preparare la sua tesi. E… si sa, il lavoro di studio è spesso formale e teorico, ma non per Lucrezia, la protagonista del romanzo, le cui ricerche diventeranno un’avventura magnifica e coinvolgeranno Battista Sforza, consorte del duca di Urbino Federico da Montefeltro, morta nel 1472, a soli 26 anni.

Lucrezia, partendo dal celebre quadro Doppio ritratto dei duchi di Urbino di Piero della Francesca, inizierà a scoprire la storia di Battista, quasi sua coetanea, e ne svelerà il modo di vivere all’inizio del Rinascimento.

Sullo sfondo della splendida Urbino, tra biblioteche polverose, amiche del cuore, un amore nascente e fantasmi che le indicano il percorso da seguire, Lucrezia comincerà a capire qualcosa in più di sé e dei passaggi da attraversare per diventare adulta.

Hai carta bianca e tre aggettivi per descriverti…

Appassionata, sensibile, curiosa.

Mai senza…?

Un buon libro e una bella canzone.

Cosa ti piace leggere?

Mi piace leggere prevalentemente libri al femminile di scrittrici italiane.

Se dovessi esprimere tre desideri?

Vorrei che la cultura tornasse di moda, una vera uguaglianza tra uomo e donna, una vittoria delle scelte umanitarie su quelle economiche.

La tua vita in un tweet?

Costantemente alla ricerca di nuove esperienze.

Parlaci del tuo romanzo. A chi lo consiglieresti e perché?

Nel mio romanzo parlo della preparazione della tesi di una studentessa e di tutti i dubbi e le incertezze che la accompagnano. Lo consiglio a tutti coloro che hanno il coraggio di guardarsi allo specchio per affrontare le proprie paure e migliorare se stessi.

Come sono nati i personaggi?

In parte dalle mie esperienze personali, in parte pura fantasia.

Le ambientazioni scelte provengono dal reale o sono anche una proiezione dell’anima?

Le ambientazioni scelte sono reali, ma rielaborate con gli occhi della protagonista.

Come puoi riassumere ai potenziali lettori il tuo romanzo? Qual è il messaggio che hai voluto trasmettere nel libro?

È un percorso di crescita del personaggio, in cui si evidenzia l’importanza di credere in se stessi.

Sei già al lavoro su un nuovo manoscritto?

 Sì… mi piacerebbe continuare con la stessa protagonista…

 

Silvia Casini

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