La memoria del sangue: intervista esclusiva a Rosaria Russo

Rosaria Russo vive a Portici, vicino Napoli. Giovane giornalista e mamma a tempo pieno, coltiva da sempre la passione da lettrice e da scrittrice.

In particolare ama i thriller, tant’è che ne ha scritto uno davvero mozzafiato.

Stiamo parlando de La memoria del sangue edito da Libro/mania e per comprendere a fondo le dinamiche sottostanti l’intreccio narrativo, la abbiamo intervistata.

 

Ha carta bianca e tre aggettivi per descriversi…

Tenace, sensibile e determinata

Mai senza?

 
I miei figli.

Cosa le piace leggere?

 
Adoro leggere thriller. Sarò un po’ noiosa, ma difficilmente cambio genere.

Se dovesse esprimere tre desideri?

 
Il primo è sicuramente salute e serenità per la mia famiglia. Il secondo è che i miei libri possano avere successo. Il terzo è che ingrani la mia carriera da giornalista.

La sua vita in un tweet?

 
Arrendersi mai.

Ci parli del suo ultimo romanzo. A chi lo consiglierebbe e perché?

 
Lo consiglierei sia agli appassionati del thriller, ma anche a chi è interessato alla mente umana e alle sue mille sfaccettature.
Come nascono i suoi personaggi, vi è un collegamento con la realtà?
 
Credo che ci sia sempre un collegamento con la realtà. Siamo colpiti da quello che ci circonda e chi ama scrivere storie lo riporta, anche inconsciamente, tra le pagine.

Le ambientazioni che sceglie provengono dal reale o sono anche una proiezione dell’anima?

 
La memoria del sangue è ambientato nella mia città, a Portici. Ho descritto luoghi reali dove vivo ancora oggi.

Come può riassumere ai suoi lettori il suo romanzo? Qual è il messaggio che vuole trasmettere?

La memoria del sangue è un thriller psicologico dove la vita di una donna è sconvolta da eventi drammatici e misteriosi. Credo sia chiaro che non bisogna mai pensare che il passato sia lontano da noi perché nel bene e nel male dovremmo fare i conti con lui.

È già al lavoro su un nuovo libro?

 
Sì, ma per ora è ancora top secret.
 

Silvia Casini

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