La bambina della luna e delle stelle: recensione

L’autrice è Kelly Barnhill, è una scrittrice che arriva dagli Stati Uniti ma che è ancora piuttosto poco conosciuta in Italia. Il suo romanzo d’esordio è La bambina della luna e delle stelle per il quale ha vinto il Newbey Medal nel 2017.

La bambina della luna e delle stelle è un romanzo per bambini o giovani ragazzi che descrive un mondo parallelo al nostro, a metà fa il distopico e il fantasy. Infatti, ci sono de storie parallele che poi andranno ad intrecciarsi: quella di Antain e quella di Luna.

La storia di Antain si svolge nel Protettorato, dove vive. Per la prima parte della sua vita, il ragazzo farà parte di un gruppo ristretto di persone che governano: gli Anziani. Però, lui ne fa parte solo per il volere della madre che, dopo la morte del padre di Antain, ha quasi costretto il Sommo Anziano Gherland a prenderlo con sé. Quando il ragazzo assiste al Giorno del Sacrificio, però, qualcosa in lui cambia definitivamente e, negli anni successivi, inventerà sempre scuse più assurde per non essere presente.

Il Giorno del Sacrificio è una giornata particolare in cui un bambino o una bambina – nel giorno in cui Antain era presenta, si trattava di una lei – è sacrificato ad una Strega che veniva dalla Palude, un luogo oscuro al di là del bosco che divide il Protettorato dalla stessa. Tutto questo per evitare che la Strega si scagliasse la sua ira contro la popolazione.

Il Giorno del Sacrificio a cui Antain era presente succede qualcosa di strano: la donna, la madre della bimba, si oppone con violenza ai soldati che le vorrebbero strappare la figlia e successivamente viene portata in prigione.

Dopo che la bambina è stata abbandonata su una roccia e il gruppo di Anziani andato via, una strega arriva ma non è assolutamente quello di cui gli Anziani parlavano: è la Strega Xan, una simpatica vecchietta con fortissimi poteri magici che, ogni anno, salva i bambini abbandonati chiedendosi il perché di quel gesto. I bambini salvati da Xan vengono portati nelle Città Libere, dove la strega lavora come guaritrice ed è amata dalle persone, poiché regala questi bambini, chiamati “delle stelle”, a delle famiglie che non ne possono avere.

La bambina trovata, però, è particolare: infatti, per errore, Xan le diede da mangiare un po’ della polvere della Luna e la bambina acquistò poteri magici. Sentendo in lei un crescente potere latente, Xan e il mostro della palude, Glerk, decidono di tenerla con loro, con somma felicità del piccolo drago Fyrian.

Alla bambina viene dato il nome di Luna e insieme a lei, crescono i suoi poteri, sempre più incontrollati e pericolosi. Proprio per il suo altissimo grado di incontrollabilità, Xan e Glerk, dopo eventi incredibili, decidono di bloccare il suo potere fin quanto Luna non sarà in grado di capire come usarli: cioè, il suo dodicesimo compleanno. Però, con il compimento del dodicesimo compleanno di Luna, nonna Xan perirà con lo scadere dell’incanto ma, in tutti quegli anni, la strega, Glerk e Fyrian avrebbero dovuto insegnare tutto ciò che sapevano alla bambina.

E così fu. Luna dimentica i suoi poteri magici ma sente che qualcosa manca quando guarda la natura.

Credits: Christian Schloe Artwork

Intanto, anche Antain è cresciuto: ha abbandonato gli Anziani per dedicarsi al lavoro dei suoi sogni, la falegnameria. Così, Antain diventa un bravissimo falegname, richiestissimo, molto ricco, di successo e, finalmente, soddisfa la madre.

Un giorno, Antain decide di andare dalle Sorelle della Stella, delle potentissime donne e, essendo rimasto in contatto con una di loro quando tanti anni fa fece loro da apprendista, chiede di vedere la madre pazza, chiamata squilibrata, che vide quel Giorno del Sacrificio. Vedendo la donna, il ragazzo rimane sconvolto per lo stato in cui è: la circondano carte su carte che, all’improvviso, tramutatesi in affilati uccellini di carta, feriscono profondamente il volto di Antain. Il ragazzo scappa e decide di non tornare mai più ma, per puro caso, tempo dopo, tornando dalla Sorella, scopre che la ragazza di cui era innamorato ha appena lasciato la sorellanza e i due si sposano.

Intanto Luna è cresciuta e da un po’ fa sogni strani: vede uccelli di carta, mappe sconosciute e una forza interiore le porta a ricordare scene di un’infanzia che non sembra essere la sua. Dopo strane vicende avute con degli uccelli di carta, una voce di donna che la porta in posti in cui non si è mai avventurata, Luna inizia a farsi domande crescenti sul suo potere e sulla presenza degli quegli uccelli di carta.

Contemporaneamente, Antain cerca di fermare il Giorno del Sacrificio per sempre e capisce che per farlo deve andare nella pericolosa Palude e, nel frattempo, fa scappare la squilibrata per poi fuggire insieme, ricercati da Sorella Ignazia. Antain va nel bosco e trova Xan trasfigurata in uccello e la ferisce; la madre di Luna arriva da lei e finalmente s’incontrano. Dopo essersi congiunti tutti e tre, Antain, Luna e la squilibrata, arriva la vera strega, colei che è l’autrice di tutto il dolore, del Giorno del Sacrificio. Dopo essere riusciti a sconfiggerla alle pendici di un vulcano, la pace ritorna nel Protettorato, i “cattivi” vengono imprigionati e i nostri protagonisti possono vivere la loro vita felice. Ma, purtroppo, il tempo per Xan non è infinito e sta per scadere.

Il libro è davvero scritto bene ma più che per bambini, io lo farei leggere a ragazzini, un target dai 9 anni fino ai 13-14 anni. Ha dei significati profondi che uno più piccolo non riuscirebbe a capire: la figura di Fyrian, sorella Ignazia, Antain, gli Anziani, Xan, sono figure troppo complesse per una persona con meno di otto o nove anni.

Lo stile non annoia per nulla il lettore, anche se più grande del target giusto come me, e ci sono piacevoli colpi di scena che rendono la lettura interessante.

In sostanza, si tratta di una storia epica, immaginifica e piena di poesia destinata a diventare un film per Fox Animation.

 

Manuela Vitale

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