Indizi di felicità: recensione

Attraverso le varie testimonianze di persone comuni, Walter Veltroni, con il documentario Indizi di felicità, cerca di giungere a una spiegazione plausibile in grado di racchiudere il concetto concreto, reale, di questo sentimento astratto così raro e difficile da descrivere.

Il film, prodotto da Sky Cinema in collaborazione con Palomar, verrà presentato in anteprima in diretta via satellite nei cinema italiani in collegamento dall’Anteo SpazioCinema di Milano il 22 maggio alle 20.30 dal regista assieme a Ilaria D’Amico e Antonio Albanese per confrontarsi, prima della proiezione, sul tema della felicità.

 

Scossi inizialmente dalla visione delle crudeltà del mondo, a cui assistiamo inermi, e a volte impassibili, poiché presi ognuno dalla propria quotidianità, ci si domanda: “Dove è la felicità in tutto questo? Come si può sperare di provarla anche solo per un momento?”.

Le guerre, gli attentati, le violenze sugli innocenti, l’esaltazione dell’odio, non lasciano spazio a nessun sentimento di gioia, ma l’ex politico fa vedere, invece, che proprio nello sconforto e nel dolore si trova quell’attimo di gioia che resterà dentro di noi per tutta la vita, facendoci sorridere e spronandoci nell’andare avanti nelle difficoltà.

Spaccati di un vissuto che hanno segnato e stravolto per sempre l’esistenza di queste persone, mostrandoci le emozioni in tutte le loro sfumature: la forza di una coppia, la cui felicità è custodita nel ricordo del loro primo appuntamento e del primo bacio, ringraziando la vita nonostante li aspetti un futuro tutt’altro che roseo, poiché il loro figlio è affetto da gravi malformazioni.

La felicità di essere sugli spalti di uno stadio a sostenere la squadra del cuore, o di poter ascoltare il silenzio della natura, ammirandone lo splendore nella sua semplicità. Il sentirsi realizzati aiutando gli altri, vivere in un posto che si ama, le parole dette da un padre incise nel cuore e nella mente del figlio, unico sopravvissuto al campo di concentramento di Auschwitz Birkenau, la cui dignità è quella di poter trasmettere alle nuove generazioni la terribile esperienza in modo che, un giorno, possano porre fine a tali tragedie.

Indizi di felicità, in uscita il 22, 23 e 24 maggio, ci invita a cogliere ogni segnale che la vita ci invia, vivendola in profondità, apprezzando tutto ciò che ci viene donato, anche se doloroso, poiché la gioia si cela dietro le piccole cose, i gesti umili, che ognuno porterà dentro di sé, traendone conforto e forza nel momento di debolezza.

 

Emanuela Giuliani

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