Il tuo cuore è una scopa: intervista esclusiva a Luca Martini

Luca Martini ha pubblicato diversi libri tra i quali La geometria degli inganni e Le mani in faccia.

Un suo racconto tramite il progetto “Sorprese Letterarie”, promosso dalla scuola Holden di Torino è finito tra le sorprese di migliaia di uova di Pasqua, mentre con il racconto Un comunista ha vinto il  “Premio Arturo Loria 2008”.

La sua ultima fatica letteraria è Il tuo cuore è una scopa edito da Antonio Tombolini Editore (Collana Officina Marziani).

Narra la storia di Vanni, un capocantiere quarantaseienne di una impresa edile, in cerca della propria rivincita nei confronti della moglie Ottavia, che lo ha lasciato per mettersi con un agiato dentista. L’occasione gli si presenta in maniera inaspettata, quando conosce Dinu, giovane immigrato rumeno clandestino, lavavetri gentile e instancabile, al quale propone un lavoro da muratore insieme alla propria squadra. Dopo un’iniziale incertezza, Dinu accetta con entusiasmo ed instaura con Vanni un rapporto di stima e di fiducia reciproca. Proprio al capocantiere il giovane si rivolge per avere aiuto quando si trova coinvolto in un losco traffico e viene arrestato per spaccio di droga. Dinu ha una figlia di sei anni, Larissa, che ha portato in Italia di nascosto dall’ex moglie…

Insomma, se la trama vi ha incuriosito e avete voglia di saperne di più su questo romanzo del nostro tempo, dolce e crudo al contempo, ma anche disincantato e senza sconti, leggete l’intervista qui sotto!

Ha carta bianca e tre aggettivi per descriversi…

Originale, testardo, passionale.

Mai senza?

I miei libri, la mia musica, mio figlio.

Cosa le piace leggere?

Un po’ di tutto, basta che sia di qualità. Amo molto leggere romanzi italiani contemporanei, gli autori americani, soprattutto gli scrittori di short stories. Ho la cattiva abitudine di comprare tanti libri e di iniziare a leggerne molti insieme, fino a trovarmi a confondere trame e autori. Ma alla fine tutto ritorna a posto.

Se dovesse esprimere tre desideri?

Ne basterebbe uno: vorrei che i miei desideri si avverassero. Scherzi a parte, chiederei una vita decente per tutti, vivere di sola scrittura e cancellare guerre e carestie nel mondo. Poco, vero?

La sua vita in un tweet?

Un uomo che scrive, legge, guarda, gioca e si emoziona sempre come fosse un bambino che scarta i suoi regali di Natale.

Ci parli del suo ultimo romanzo. A chi lo consiglierebbe e perché?

L’ultimo romanzo si intitola Il tuo cuore è una scopa, uscito per Antonio Tombolini Editore. Narra delle disavventure di un immigrato rumeno, un antieroe dei nostri giorni. Lo consiglierei a tutti perché è un libro onesto, scritto con passione e lo sguardo moderno di chi osserva i cambiamenti del mondo e li cala nella provincia italiana, emiliana per l’esattezza. Un libro che prende il titolo da una stupenda canzone di Lucio Dalla, “Mambo”. Come avrete capito sono di Bologna.

Come nascono i suoi personaggi, vi è un collegamento con la realtà?

Sempre. I miei personaggi sono persone che conosco, gente che vedo in autobus, che incontro al bar, amici d’infanzia, vecchie fiamme. Insomma, i miei personaggi nascono da un niente, si formano da sole sulla carta e finiscono per assomigliare terribilmente a chi conosco. E spesso anche a me. D’altro canto lo diceva pure Flaubert: “Madame Bovary c’est moi”.

Le ambientazioni che sceglie provengono dal reale o sono anche una proiezione dell’anima?

Vista la mia origine poetica (ho scritto tre sillogi poetica, e una quarta è in corso di pubblicazione) direi che buona parte di quanto scrivo sia una proiezione dell’anima. Ma sempre calata nel reale. Non amo scrivere di situazioni impossibili o irrealizzabili. Il fascino del normale è per me irresistibile.

Come può riassumere ai suoi lettori il suo romanzo? Qual è il messaggio che vuole trasmettere?

Non è semplice. Diciamo che il messaggio globale potrebbe essere questo: non aver paura delle tue paure, perché prima o poi dovrai affrontarle e farci i conti. Quindi, vivi, cerca di realizzare i tuoi sogni, rischia, salta. Perché quanto è necessario bisogna anche buttarsi nel vuoto. La storia del romanzo, invece, è quella di Dinu, un immigrato rumeno, che decide di fare il lavavetri per sopravvivere in Italia, ma sceglie di farlo con il sorriso, sempre. Nulla scalfisce la sua spensieratezza mentre è al lavoro. Un giorno Vanni, capocantiere, lo sceglie per far parte della sua squadra di muratori. Sono questi i due personaggi principali del libro, così diversi, eppure destinati a incontrarsi. Dinu decide di fidarsi di Vanni e questo passaggio darà vita a tutta la vicenda. In definitiva, la storia di tante solitudini che rincorrono i loro sogni, tra cadute, rinascite e speranze.

È già al lavoro su un nuovo libro?

Il prossimo romanzo uscirà per Pendragon Editore a ottobre, si chiamerà Nessuno come te, una storia di amore estremo e allucinato. Ho già finito un altro romanzo, che in questi giorni è in fase di rilettura e valutazione. Poi ci sono un libro di racconti, una storia per bambini che sta per uscire per D Editore (Il coccodrillo che voleva essere drago) e una raccolta di poesie, in uscita per 5 marzo edizioni, Geografia degli amplessi. Oltre a diverse antologie di racconti che sto curando insieme a Gianluca Morozzi, tra cui Più veloce della luce, appena uscita per Pendragon, che raccoglie 24 racconti di supereroi, e Vinyl, in uscita a settembre 2017 per Morellini Editore, dedicata a grandi storie di dischi che ti cambiano la vita. Insomma, non mi annoio.

 

Silvia Casini

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