Il teorema dell’esistenza degli zeri: recensione

Il teorema dell’esistenza degli zeri, edito da Castelvecchi e scritto da Chiara Scipioni, è un libro che o lo si ama o lo si odia. Fa parte di quella categoria pazzerella di libri surreali dallo stile eccentrico e apprezzabile da un numero ridotto di lettori. Ma andiamo con ordine, partendo dalla trama:

“È di tanti colori, la vita di Sofia. Dei colori delle coste dei libri che legge, bianco e nero dei racconti di zia Lidia, blu matita dì correzioni e rosso dedizione delle formule su cui cerca di concentrarsi. Ma più cerca di concentrarsi più si perde in una matematica incerta che fa incontrare rette parallele e trasforma compaesani in figure retoriche. Per questo spesso paria con David Foster Wallace e cammina per le strade di Dublino con Leopold Bloom. Finché non incontra la Cavallina Storna che, suo malgrado, la coinvolge in un giallo che vede sullo sfondo un reality show al limite dell’etica, messo in onda da una nota emittente televisiva nell’intento di monopolizzare gli ascolti. Un dedalo di fili narrativi sì intreccia e si svolge a formare un quadro composto da più personaggi con altrettante storie, tra flussi di coscienza e ricordi dal passato.”

La struttura del libro è corale, spingendo il lettore a ricostruire le vicende del reality show tramite le vite dei vari personaggi. Lo stile narrativo è a metà tra il flusso di coscienza di Joyce e la narrazione lineare.

Il fulcro centrale di questo libro è la misteriosa morte avvenuta nel reality show: a un partecipante è stato ordinato di uccidere una sua rivale. Ciò ha mostrato un lato grottesco e depravato della nostra società: non è solo inquietante divertirsi con programmi televisivi dove si spiano le persone, ma addirittuta c’è chi è disposto a uccidere per un attimo di gloria. Ma chi è il mandante di tale richiesta? Ovviamente lo scoprirete leggendo.

Tra i vari personaggi, il mio preferito è Quentin: un bambino che si è rifugiato nelle tenebre, dopo che la luce non l’aveva salvato dagli abusi paterni. Un bimbo cresciuto in un adulto problematico che vede del programma televisivo un modo per uscire dalla sua situazione soffocante. Un uomo sopraffatto dal rimorso e dai traumi del passato.

In conclusione, Chiara Scipioni ha scritto un libro coraggioso, non adatto a tutti, a causa della sua narrazione particolare. Quindi, temerari… fatevi avanti!

Debora Parisi

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