La fuga: intervista esclusiva a Stefano Calvagna

Cineasta romano autore del biopic su Franco Califano Non escludo il ritorno e di molte altre pellicole, Stefano Calvagna è porterà a breve sul grande schermo due progetti filmici interessanti e controversi.

Curiosi di sapere di più sulle sue iniziative cinematografiche? Noi lo abbiamo intervistato ed ecco cosa abbiamo scoperto… 

Ha carta bianca e tre aggettivi per descriversi…

Audace, creativo, generoso.

Mai senza?

Palle.

Quali film le piace produrre e dirigere?

Quelli di genere e quelli in cui credo senza mai pensare a quello che potrebbe piacere agli altri.

 

Se dovesse esprimere tre desideri?

Il primo far sparire chi fa traffico nel nostro mondo, secondo i radical chic, terzo i critici mediocri vittime delle loro frustrazioni. 

La sua vita in un tweet?

Un twist.

Cerca idee tratte da libri per eventuali trasposizioni cinematografiche? Se sì, che genere di romanzi sarebbe disposto a vagliare?

Cerco sempre storie vere che poi siano tratte da libri non fa la differenza.

Quanto c’è di reale e quanto di romanzato nei suoi film?

C’è quasi il 90% di reale, tranne quello che un morto non mi ha potuto raccontare.

 

Il suo ultimo lungometraggio, La fuga, arriverà nelle sale a breve, ma nel frattempo è tornato dietro la macchina da presa per dedicarsi a un docu-film. Cosa può rivelarci di questi due progetti filmici?

La fuga arriverà a giugno e parla della storia di un rapinatore improvvisato che si chiude dentro casa di una escort. Per il resto, ho da poco finito Cattivi e cattivi, una storia di criminalità e polizia… il titolo giudica entrambi.

 

Silvia Casini

© Riproduzione Riservata