Fammi dimenticare la pioggia: recensione

Salve a tutti cari lettori!

Oggi parleremo del nuovo romanzo di Viviana Leo, con un bagaglio classico alle spalle e ben tre romanzi con la Newton Compton Editori: il best-seller Sei solo mio, Questo piccolo grande errore e Fammi dimenticare la pioggia.

Ho letto moltissimi romanzi della Newton Compton Editori e a parte qualche sporadico caso, tutti i romanzi di questa casa editrice hanno la caratteristica di essere molto leggeri e soprattutto giocano sempre sulla storia d’amore.

Che sia immersa in una fantasia o nella più realistica quotidianità abbiamo sempre una love story che inizia e finisce quasi come un copione prestabilito.

Quando ho visto per la prima volta il titolo del romanzo mi ha intrigato fin da subito, ho iniziato a leggere ed ero già dell’idea che mi sarei solo rilassata leggendo un classica romance senza fronzoli particolari e senza neanche niente di innovativo. La verità è che così è stato, ma la cosa non mi è dispiaciuta poi più di tanto.

Iniziamo a parlare della storia. Dopo la laurea, Alice decide di realizzare il suo sogno e aprire un ristorante. Gli affari però non vanno a gonfie vele, i clienti scarseggiano e i costi sono elevati. La situazione si complica quando Lisa, la sua migliore amica, preoccupata per le dubbie amicizie del fratello Andrea, la supplica di assumerlo per un po’ di tempo, per rimetterlo sulla buona strada, ma i caratteri esplosivi di entrambi non tardano a scontrarsi.

Alice è testarda e ha dei gusti molto classici, Andrea è inaffidabile, vorrebbe rivoluzionare il locale in base alle richieste del mercato e ha idee eccentriche che mettono a dura prova la pazienza di Alice. Iniziamo dai personaggi, Alice e Andrea i due protagonisti. Entrambi caratterizzati il minimo indispensabile, insomma non sappiamo proprio nulla del loro passato; solo il loro presente è noto, ma la cosa non pesa molto all’interno del romanzo.

Diciamo che la trama va avanti anche senza flashback. Alice ha la classica caratterizzazione da bella ragazza, che tutti vogliono e che tutti desiderano. La cosa che mi ha colpito è la determinazione di questo personaggio, ha molte occasioni per mollare tutto, ma non lo fa.

Andrea… beh Andrea è il classico bad boy che in realtà non è altro che un dolcissimo ragazzo. Non mi ha fatto impazzire come personaggio, tra i due è quello caratterizzato peggio. È descritto in maniera confusionaria e spesso anche abbastanza contraddittoria, però ho amato i suoi colpi di genio che fanno infuriare Alice (mi hanno fatto ridere e soprattutto battere il cuore: erano anche molto dolci!).

Inoltre, la loro liason viene sviluppata in modo molto delicato, ma la parte “calda” del loro rapporto mi è piaciuta molto: non è stata né volgare, né esplicita… riusciva semplicemente a far sentire le loro emozioni (la mia parte preferita!).

La coppia Lisa e Dante (Lisa sorella di Andrea e migliore amica di Alice, Dante suo marito) come contorno andava bene, arrivava nei momenti giusti e aiutava lo svolgimento della narrazione.

Diciamo che in generale i personaggi meritano una sufficienza bella piena, anche qualcosa in più. L’intrigo è classico e il finale si intuisce da subito, però c’è un piccolo particolare legato al titolo che mi ha fatto impazzire. Forse questa piccola cosa è l’unica che si rifà al passato di Alice, ma non voglio svelare nulla!

Lo stile di scrittura è molto leggero e mai fuori contesto, risulta forte nei punti giusti senza sfociare nell’esagerato.

In poche parole, a volte è bello leggere un libro in maniera spensierata, solo per assaporare una relazione amorosa ben sviluppata, audace e romantica.

Quindi, questo romanzo lo consiglio a tutte quelle persone che vogliono staccare un po’ dalla routine quotidiana e che desiderano soltanto fare un bel tuffo in una dolcissima avventura letteraria.

Buona lettura!

Giulia.

 

Giulia Paternò

© Riproduzione Riservata