Emoji – Accendi le emozioni in blu-ray: recensione

Cari genitori, questa è una notizia splendida per i vostri bambini, perché Emoji – Accendi le emozioni è finalmente disponibile in home video.

Si tratta di un film coloratissimo, vivace e dai messaggi positivi, che racconta un viaggio bizzarro attraverso le applicazioni del telefono, in compagnia di un emoji in cerca di se stesso. Infatti, nello smartphone di un impacciato adolescente di nome Alex, in un angolo dell’app di messaggistica sorge la ridente cittadina di Messaggiopolis, abitata da faccine rotonde e diligenti che scattano al minimo tap tap sul cellulare.

Ciascuna nella propria vetrina è pronta a posare con il sorriso più smagliante, gli occhioni più languidi, l’espressione più sconcertata per essere selezionata dall’onnipotente utente, il quale letteralmente tiene nel palmo della mano il destino del loro mondo. Gene (T.J. Miller) vorrebbe essere un emoji “bah” come i suoi genitori, ma nato senza filtro, può sgranare gli occhi e sformare la bocca a piacimento, assumendo svariate indecifrabili espressioni.

La versatilità anomala dell’emoji insospettisce il proprietario del telefono che progetta così di formattare l’apparecchio, diffondendo il panico tra i minuscoli abitanti digitali. Per rimediare all’errore, il coraggioso Gene con l’aiuto dell’amico Gimme-5 (James Corden) e della famigerata hacker Rebel (Anna Faris), si addentra nelle profondità del telefono, alla ricerca del codice in grado di rimediare ai suoi strani comportamenti. Ma un pericolo più grande della cancellazione li attende nel Cloud.

Insomma, Emoji – Accendi le emozioni è a tutti gli effetti un film ultra contemporaneo dove i social e gli smartphone la fanno da padroni. L’edizione blu-ray, tra l’altro, contiene anche un mini-film di Hotel Transylvania.

Il design dei personaggi è sicuramente di grande appeal per i più piccini e il sottotesto è un chiaro invito a rivelare la propria individualità senza timori, nonché a usare il cellulare come uno strumento di espressività, piuttosto che a subirne passivamente gli effetti negativi.

In definitiva, è un lungometraggio che ritrae fedelmente la nostra epoca ormai invasa dalla tecnologia e che con una punta di onesta tenerezza e di esilarante allegria sa cogliere il vero valore dei rapporti umani, spesso e volentieri trascurato a causa di un’assidua e asettica vita digitale. Quindi, cari genitori, fate tesoro di questa piccola lezione di vita e passatela ai vostri bimbi: fate sapere loro che una volta diventati adolescenti, ogni tanto sarà saggio spegnere il cellulare, fare esperienze reali, ma soprattutto educateli a esternare personalità e talento senza remore.

 

Silvia Casini

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