È qui l’amore? Sì, solo oggi è San Valentino! di Roberta La Placa

Ho acquistato il regalo per la mia amica Luisa che mi ha invitato stasera alla festa del suo compleanno. Entro in un negozio pieno di gente per comprare il biglietto di auguri. Lo scelgo e aspetto il mio turno per pagare. Quando consegno al cassiere il mio bel biglietto con “Happy Birthday” scritto a caratteri cubitali, mi ricorda di acquistarne uno per San Valentino. Ringraziandolo, lo informo che non ho necessità di acquistarlo.

Il cassiere insiste, dicendo: “Ma come è possible? Gli uomini indossano occhiali con lenti scure?”, prosegue, “se all’inizio di gennaio non ho la fidanzata inizio a cercarla per assicurarmi di passare con lei il giorno di San Valentino. Pensi alla tristezza di cenare e guardare un dvd da soli. Le faccio un prezzo speciale, ne prenda tre al prezzo di due. Due biglietti di compleanno e uno di San Valentino. Il biglietto di San Valentino contiene parole d’amore già stampate. Non deve scrivere nessun pensiero, solo il suo nome”.

La fila dietro di me sta aumentando e le persone iniziano ad impazientirsi. Una signora, con tono irritato: “Si decida, ci credo che non ha nessuno con cui trascorrere San Valentino. Se è cosi indecisa a scegliere un biglietto di auguri, figuriamoci per scegliere un uomo”.

Non rispondo. Pago e metto in borsa i miei tre biglietti di auguri. Una graziosa ragazza mi raggiunge di corsa all’uscita del negozio dicendo di non preoccuparmi per San Valentino che sicuramente non l’avrei passato da sola. Mi invita a prendere un caffè. Accetto perché la ragazza è simpatica e ormai sono diventata curiosa di come le persone vivono San Valentino, che per me è un giorno come un altro, con o senza fidanzato. Mentre ci avviciniamo al bar, mi anticipa che lei quest’anno ha veramente rischiato di rimanere sola a S. Valentino.

Ordiniamo il caffè e la ragazza inizia a raccontarmi: “Ero disperata fino a qualche giorno fa. Non potevo sopportare l’idea di essere sola il giorno degli innamorati. Grazie al suggerimento di un’amica, mi sono iscritta ad un sito di incontri on line creato esclusivamente per S. Valentino. Ho ricevuto molti inviti. Ho accettato quello del ragazzo che verrà a prendermi in macchina, risparmio i soldi della metropolitana, e cena da Gordon Ramsay. Un ragazzo molto più carino di lui mi ha contattato per invitarmi da Pizza Hut prima delle sette per il menù Happy Hour , 2 cene al prezzo di 1. Se avessi accettato cosa avremmo fatto dopo le sette? Sicuramente saremmo andati al pub a bere con il rischio di pagare visto che lui mi avrebbe offerto questa fantastica cena”.

Tira fuori dalla borsa l’iPad, mi chiede il nome e mi iscrive al sito. Non mi ribello, mi sto divertendo. Ci salutiamo, mi dà il suo numero di cellulare e mi invita a tenerla aggiornata. In serata vado alla festa di compleanno della mia amica. Lei è radiosa, felice di festeggiare gli anni di vita nel mondo. Intorno a lei ci sono tutti i suoi amici dei suoi due anni a Londra. Amicizie nate da una stretta di mano e da un incrocio di sguardi. Mi diverto molto e mi piace conoscere gente nuova. Chiacchiero volentieri con tutti. Un ragazzo nel vedermi andare via, mi chiede il numero di telefono.

Oggi è San Valentino. In metropolitana, uomini con una rosa rossa in mano, alcuni scrivono il biglietto di auguri. Arrivo in ufficio. Le scrivanie delle mie colleghe indossano palloncini a forma di cuore e biglietti di auguri. La mia è solo piena di documenti. Alla macchinetta del caffè, le mie colleghe raccontano come trascorreranno S. Valentino, sognando il regalo che riceveranno.

Una mia collega monopolizza l’attenzione dicendo: “Non sopporto stare sola il giorno di San Valentino. Ho conosciuto il mio attuale fidanzato a ottobre. A Dicembre non mi piaceva più, ma non volevo passare da sola le vacanze di Natale e non ricevere il suo regalo. Di conseguenza decido di lasciarlo a gennaio, ma prima di farlo mi sono guardata intorno freneticamente. A metà gennaio ho incontrato un ragazzo molto interessante ma in partenza per un una vacanza in Australia. Ci siamo sentiti tutti i giorni su Skype. Lui tornerà il 15 febbraio. Non potevo lasciare l’attuale fidanzato con il rischio di rimanere senza un uomo e senza un regalo il giorno di San Valentino. Stasera lascerò il mio fidanzato. Non ho comprato nessun regalo per lui. Lo lascerò nel momento in cui porteranno il dolce e lui mi darà il regalo. Sono sicura che sarà un oggetto importante. Il ristorante l’ho scelto io. Gli ho fatto credere che avrei pagato la cena. Invece ho avuto solo cura di prenotare il tavolo vicino alla porta di ingresso dove all’uscita c’è la fermata del bus. Dopo aver messo dentro la borsa il regalo, inizierò ad informarlo che non provo più alcun sentimento, per abbandonarlo nel momento in cui arriverà il bus. Da domani avrò un nuovo fidanzato nella mia vita e nuovi regali in arrivo”.

La pausa caffè è terminata. Nessuno fa commenti sul progetto della nostra collega. Le mie colleghe aprono l’e-mail e trovano messaggi d’amore.Il fiorista oggi continua a portare mazzi di fiori. Non si dirige mai verso di me. La scrivania delle mie colleghe è sempre più piena di cuori e la mia sempre più piena di lavoro da fare. Una mia collega mi dice: “È tristissimo vedere questa scrivania senza alcun cenno di amore. Fai qualcosa, hai ancora qualche ora di tempo”.

Mi viene in mente quella ragazza conosciuta qualche giorno fa che mi ha iscritta al sito di incontri per San Valentino. Cerco il nome del sito e la mia password, tra il mio disordine di foglietti gettati nella borsa.

Digito nonpuoistaredasolaasanvalentino.com, metto la password e sono on line. Ricevo inviti a cena, al pub a bere, al cinema, a passeggiare ad Hyde Park, a giocare alla playstation, a cucinare insieme le lasagne, ecc.

Alle mie non risposte, loro continuano a scrivermi con inviti incalzanti. Uno di loro mi minaccia: “Per favore accetta, sono disperato, tu sei l’unica donna ancora disponibile sul sito, se tu mi dici no, sarai responsabile della serata tristissima che passerò in casa da solo in compagnia di infinite birre”.

Ecco perché tutti mi stanno scrivendo. Sono l’unica donna rimasta sola il giorno di San Valentino. Sono nei saldi di fine stagione. Ed anche loro sono nei saldi, perché nessuno li ha scelti. Una mia collega mi chiede un suggerimento per la frase da scrivere sul biglietto di auguri al fidanzato che ama tanto, ma non sa esprimere il suo amore con le parole. Nella borsa ho ancora il biglietto di San Valentino che mi avevano costretto ad acquistare. Lo prendo e leggo la poesia alla mia collega. Tutte rimangono incantanti dalla bellezza di quelle parole. Mi portano via il biglietto di auguri per copiarlo.

Tutte le mie colleghe decidono di scrivere la stessa identica frase nel loro biglietto di San Valentino. L’amore dovrebbe creare poesia in ognuno di noi. In questo caso mi sembra che abbia scatenato una grande voglia di copiare. Dodici uomini riceveranno lo stesso messaggio. Messaggi in chat continuano insistenti. Mi cancello dal sito.

Sono le sei. Le mie colleghe hanno iniziato ormai da quindici minuti a truccarsi e spruzzarsi gocce di profumo. Una mia collega invece vedo che si allontana senza un filo di trucco e noto solo ora che la sua scrivania non indossa nulla di rosso come la mia. Le chiedo: “Non vai a festeggiare con tuo marito stasera?”.

Lei serenamente risponde: “Io l’amore lo festeggio tutti i giorni, vivendolo”.

Finalmente una persona che la pensa come me. In metropolitana il viaggio non è piacevole. C’è solo spazio per respirare, schiacciata dalle persone e dai fiori che gli uomini, non essendo abituati a regalarli, non sanno neanche tenerli in mano.

Torno a casa, mi cambio e vado in palestra. La palestra sta chiudendo. Chiedo al receptionist il motivo della chiusura anticipata. “Stasera è San Valentino. Anche chi non esce a festeggiare preferisce stare chiuso in casa piuttosto che andare in palestra mettendo in mostra la propria solitudine. Vado a casa con una bottiglia di vino e domani racconterò che ho trascorso una serata indimenticabile”.

Ritorno a casa. Appoggio la borsa della palestra, indosso una gonna rossa, un top nero, infilo nella borsa le mie scarpe da tango rosse e vado a ballare.

All’ingresso, la ragazza che conosco ormai da tempo, mi chiede perché sono venuta da sola. Le ricordo che ogni martedì vengo da sola.

Ci sono coppie che ballano e coppie che stanno sedute. In tanti mi guardano e poi borbottano qualcosa tra di loro. Capisco che stanno parlando di me.

Una ragazza che incontro sempre, mi si avvicina e mi dice: “Anch’io vengo da sola ogni martedì, ma oggi è San Valentino, per cui mi sono data da fare per trovare un partner per ballare tutta la sera. Quell’uomo balla male, non è neanche simpatico, ma mi ha pagato la cena e l’ingresso al ballo”.

Torno a casa a piedi. Ho voglia di camminare e di sorridere. Noi siamo in compagnia di noi stessi per tutta la vita e dobbiamo starci bene. Canto Jovanotti “Io non sono sola anche quando solo sola”.

Cammino e respiro amore. L’amore non si festeggia, l’amore si vive. L’amore si festeggia vivendolo, senza alcuna imposizione di data scritta sul calendario. Io vivo ogni giorno l’amore per la vita.

Il giorno dopo San Valentino, mentre sono al lavoro, suona il cellulare. È il ragazzo che ho conosciuto alla festa di compleanno della mia amica.

Chiacchieriamo e mi invita ad uscire. Ha passato il giorno di San Valentino in compagnia di se stesso. Ha camminato e respirato amore. L’amore non lo festeggia. L’amore lo vive. 

 

Roberta La Placa per Upside Down Magazine

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