City Hunter The Movie: Angel Dust – intervista esclusiva Mosè Singh, direttore del doppiaggio

L’attesissimo film anime City Hunter The Movie: Angel Dust, diretto da Kenji Kodama e Kazuyoshi Takeuchi, arriverà in Italia nelle sale cinematografiche in un evento speciale di tre giorni, il 19, 20 e 21 febbraio 2024.

City Hunter The Movie: Angel Dust celebra i 35 anni dell’iconica serie animata tratta dal mitico manga di Tsukasa Hojo. Un fenomeno che ha segnato un’epoca, vendendo oltre 50 milioni di copie in Giappone e conquistando fan in tutto il mondo, e che prende vita su pellicola con uno degli archi narrativi più importanti del manga.

In perfetto stile City Hunter, anche in questo nuovo capitolo sono garantite tante risate e forti emozioni come già si evince nel trailer, che anticipa alcune delle grandi sorprese che il film ha in serbo, come la partecipazione delle protagoniste di Occhi di gatto, altra immortale creazione del maestro Hojo.

Ma non saranno solo le sorelle ladre a impreziosire il cast, con altri personaggi quali il mitico Lupin III pronti a fare la loro apparizione, senza contare il ritorno di volti ormai entrati nell’immaginario degli appassionati, come Miki e Umibozu.

Alla realizzazione del film ha lavorato lo storico studio di animazione giapponese Sunrise, celebre per la serie anime originale di City Hunter e per molte altre opere di successo come Cowboy Bebop e Gintama, in collaborazione con The Answer Studio, noto per il suo lavoro su alcuni dei film anime più di successo degli ultimi anni come Your Name. e Suzume. Alla regia troviamo il regista originale della serie TV anni ’90 di City Hunter, Kenji Kodama, mentre la sceneggiatura è stata affidata a Yasuyuki Mutou, autore della sceneggiatura di Mobile Suit Gundam: Hathaway’s Flash e responsabile della serie Tokyo Revengers.

L’arrivo di Saeba Ryo al cinema non celebra solo un importante anniversario, ma segna anche l’atteso ritorno di una vera e propria icona del mondo anime e manga. Un personaggio estremamente sfaccettato e complesso, come lo stesso maestro Hojo racconta: “Un uomo che nasconde ciò che pensa davvero. Ho sempre provato a creare una certa dualità con questo personaggio, rendendolo molto diretto nei momenti divertenti. Quando però è serio, ho sempre limitato di proposito il numero delle battute che pronuncia, così che i lettori non sapessero (cosa pensa). L’idea è sempre di stimolare l’immaginazione del lettore e rafforzare la complessità del personaggio. Questo contrasto è molto importante per me”.

Per saperne di più su City Hunter The Movie: Angel Dust abbiamo intervistato Mosè Singh, direttore del doppiaggio, che sarà presente ai Japan Days a Roma il 10 marzo alle ore 16:00 per svelarvi dettagli spassosi sulla lavorazione del film.

Hai carta bianca e tre aggettivi per descriverti…

Innanzitutto: ciao! Grazie per il vostro interesse e per l’ospitalità. Oh no. Non datemi carta bianca. Si rischia di farmi scrivere pagine e pagine, ma prometto che cercherò di essere rapido e indolore. Dunque, tre aggettivi: socievole, energico, stacanovista.

Mai senza…?

Mai senza… Google Calendar. Ho l’ansia di dimenticarmi qualunque impegno. Devo annotarmi ogni cosa e riempirmi di svegli per sopperire alla mia paura di essere in ritardo sulla tabella di marcia o di scordarmi qualcosa.

Cosa ti piace leggere?

Sono onnivoro, in termini di libri. Se devo esprimere una preferenza particolare direi autobiografie: mi affascinano. Tornando al focus nipponico, mi piacciono molto gli shonen anni ’80/’90, i successivi mi hanno catturato mano. Non disdegno i seinen e gli shojo. So che non sto entrando nello specifico limitandomi a citare le riviste di pubblicazione dei prodotti che leggo, ma è per darvi l’idea di quanto sia ampio il mio indice di gradimento.

Anime preferito?

Il mio cuore sarà sempre e solo dell’opera del maestro Akira Toriyama: Dragon Ball. Conscio di ogni difetto, non riesco a provare nulla di simile con nessun altro prodotto. È sintonia, ad ogni capitolo e ad ogni episodio, ancora oggi, a distanza di anni e all’ennesimo rewatch/rilettura, Dragon Ball riesce a farmi staccare la spina da tutto e tutti.

La tua vita in breve?

Sogno di fare questo mestiere dai 10 anni, complice l’amore per Dragon Ball e successivamente di altri prodotti, tra cui One Piece. A 11 muovo i miei primi passi in teatro, a 14 anni mi approccio al corso di doppiaggio sotto la guida di Ivo De Palma (voce di Mirko di Kiss Me Licia e Pegasus ne I cavalieri dello Zodiaco) e da lì è un susseguirsi di piccoli ruoli, fino ai 18 anni, dove inizio ad avere una certa continuità. Fino ai 21 anni ho anche fatto qualche adattamento. Dai 25 affianco anche la direzione del doppiaggio. Sono un pessimo frequentatore di palestre e un attivo frequentatore di stazioni e autostrade: la vita del pendolare non annoia.

Parlaci di City Hunter The Movie: Angel Dust. Qualche chicca da rivelarci?

Su City Hunter ci sarebbe tanto da dire. È un’altra delle opere che colloco nel periodo della mia infanzia e che ho amato e ad amo in maniera smisurata. La vera chicca è stata, a distanza di anni, poter riutilizzare il cast di doppiatori storici, certo si sia fatta cosa gradita per tutti gli appassionati che hanno imparato a conoscere e ad amare i personaggi con queste voci. Tenere un punto di incontro tra passato e presente è sempre una buona cosa, laddove possibile e laddove è sensato. In questo caso è stato possibile ed ha avuto senso. Si propone un adattamento totalmente fedele al giapponese (e di questo non mi prendo meriti, in quanto scelta stilistica della committente Anime Factory) e questo non può che far piacere ai più attenti.

Come è stato dirigere il doppiaggio dell’anime?

È stato impegnativo. Affrontare una lavorazione richiede amore totale e, mi permetto di dire, devozione per l’opera. Viverla, studiarla e, qualora fosse per noi inedita, scoprirla. Come dicevo prima io arrivavo già da una solida base di conoscenza, ma ho rivisto per intero il prodotto, approcciandomi anche al manga e cercando di catapultarmi il più possibile nell’ambientazione CityPop anni ’80. Questo mi ha permesso di entrare in sala con quell’atmosfera nella testa. Il cast è stato prezioso per rientrare a pieno in tutto questo.

Perché vedereCity Hunter The Movie: Angel Dust al cinema?

Perché sono Ryo e Kaori all’ennesima potenza. Se si è amata la serie, si amerà sicuramente anche questo lungometraggio. Se invece si è parte della nuova generazione meno avvezza ai prodotti di quell’epoca, allora si avrà occasione di scoprire un prodotto molto diverso da quelli offerti attualmente dal panorama anime. Insomma, è un’occasione perfetta per scoprire e riscoprire una storia che sa mescolare alla perfezione azione e comedy. E il tutto su grande schermo.

 

Silvia Casini

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