Ciak e… amore: intervista esclusiva a Ilenia Bernardini

Ilenia Bernardini ha iniziato ad appassionarsi alla lettura fin da piccola, diventando presto una divoratrice di libri e amministratrice del blog Pretty in pink.

Ama i romanzi a lieto fine e da eterna romantica qual è, ha deciso di mettersi alla prova con la narrativa rosa.

Ciak e… amore! è il suo primo romanzo e si tratta di una lettura frizzante e scorrevole che narra la storia di Blair Monroe, una sceneggiatrice tv, e di Chuck Sinclair, uno scrittore di gialli, bello e arrogante. Quando le loro vite si incontreranno nell’ufficio del produttore televisivo Mr. Jones, amore e odio faranno capolino nei loro cuori.

Riusciranno, prima o poi, a guardare nella stessa direzione? Se sì, sarà troppo tardi?

Se ve lo state chiedendo, niente paura… lo abbiamo domandato direttamente all’autrice ed ecco cosa ci ha raccontato!

Ha carta bianca e tre aggettivi per descriversi…

Solo tre aggettivi? Difficile! Direi sicuramente romantica, ironica e testarda.

Mai senza?

Senza un oggetto, direi assolutamente il telefono: utile per sentire le persone lontane, per leggere e per scrivere. Ma non potrei fare a meno del mio migliore amico, della mia anima gemella, di mio marito, con lui sono completa, la vera me, e questo mi aiuta anche per la scrittura.

Cosa le piace leggere?

Ho una predilezione per i romanzi rosa, sono un’eterna romantica, innamorata dell’amore. Ma alla fine leggo tutto tranne i fantasy e gli storici, insomma quei generi in cui ho difficoltà a immedesimarmi.

Se dovesse esprimere tre desideri?

Se li dovessi esprimere come Autrice, direi, uhmm, vediamo. 1) riuscire a suscitare delle emozioni positive nei lettori 2) riuscire a fare della scrittura un mestiere 3) vedermi in tutte le librerie. Se dovessi esprimerli come persona, sarebbe più facile.. 1) riuscire ad avere un bambino 2) essere felice, assieme alle persone che amo 3) inventare il teletrasporto, così da non essere più lontana dalle persone a me care.

La sua vita in un tweet?

“140 caratteri sono troppi pochi per una come me!” 😀

Ci parli del suo ultimo romanzo. A chi lo consiglierebbe e perché?

Il mio ultimo romanzo, nonché quello di debutto, è un romanzo rosa, romantico e spiritoso. Un chick lit, che al momento non si trova sul mercato, in quanto tra qualche mese uscirà, in versione nuova, con una casa editrice. Lo consiglio a chi vuol prendere la vita con il sorriso sulle labbra, a chi è capace di ridere di sé, a chi vuole affrontare le proprie paure nonostante questo possa essere terrorizzante, a chi ha vicino degli amici veri..

Come nascono i suoi personaggi, vi è un collegamento con la realtà?

Inizialmente erano tutti inventati, poi man mano che scrivevo, i pregi e i difetti delle persone che stimo, rispetto e amo, hanno iniziato a intrecciarsi con quelli dei protagonisti… dalla fantasia alla realtà.

Le ambientazioni che sceglie provengono dal reale o sono anche una proiezione dell’anima?

Ho ambientato il libro al giorno d’oggi, in una città che mi affascina ma che non ho mai visitato. Ho passato giorni e giorni a studiare le mappe, i vari siti internet per cercare di farla un po’ mia.

Come può riassumere ai suoi lettori il suo romanzo? Qual è il messaggio che vuole trasmettere?

Il mio romanzo lo posso riassumere con una frase, usata come citazione iniziale: “A chi non teme muri, perché sa di poterli abbattere”. Una citazione trovata quasi per sbaglio, mentre cercavo una frase particolare da inserire in un certo contesto. È quello che fanno i miei protagonisti, abbattono i muri, quelli dell’anima, quelli tirati su per autoconservazione, che al momento ci aiutano ma ci frenano, non ci fanno vivere a pieno la vita. Lo dico per esperienza, sono una regina a costruire i muri o, meglio… lo fa la mia insicurezza.. ma con le persone giuste al nostro fianco, è possibile abbatterli. Il rumore dei mattoni che cadono è il più bello che si possa sentire.

È già al lavoro su un nuovo libro?

Assolutamente sì! Nonostante stia revisionando il primo, sto scrivendo altri libri… l’ispirazione non conosce tempo, quando arriva bisogna assecondarla!

 

Silvia Casini

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