Aquaman in dvd: recensione

Jason Momoa è sbarcato in home video e come ben saprete Aquaman è il film DC che ha ultimamente spaccato in due i fan dell’omonimo supereroe. Avevamo speranza che a questo personaggio venisse data la meritata dignità, speranza che gravava sulle spalle di Momoa, già noto per il suo ruolo di Khal Drogo ne Il Trono Di Spade.

La storia narra di Arthur Curry, figlio della regina di Atlantide e di un guardiano del faro. Dopo la fuga di lei per salvare  la famiglia, il piccolo Arthur crescerà solo col padre e da adulto sarà noto anche come il Protettore degli oceani Aquaman. Esita a prendere il posto che gli spetta alla guida del regno di Atlantide poiché la sua lealtà è divisa tra gli abitanti della terra, che continuano a inquinare il pianeta, e il popolo subacqueo che progetta segretamente di invadere la superficie. Il supereroe dovrà recuperare il tridente di re Atlan, primo sovrano di Atlantide, per garantire la pacifica convivenza tra le due parti. A ostacolarlo ci sarà il fratello Orm, che mira a diventare re del regno sottomarino.

Alcuni hanno osannato il film, altri lo hanno considerato spazzatura. Noi stiamo nel mezzo: certo, un film d’intrattenimento, ma non profondo quanto la trilogia di Nolan. Il personaggio di Aquaman è stato stravolto caratterialmente, forse per rivaleggiare con la comicità dei film Marvel o forse per accallappiarsi un pubblico maggiore. L’Aquaman del film Justice League era più serio, rispetto a questo film, e avrebbero potuto mantenere la caratterizzazione precedente per renderlo un pochino fedele all’originale. I personaggi sono ben caratterizzati e le origini di Aquaman e della mitica Atlantide sono abbastanza fedeli a quelle del fumetto.

Le uniche pecche sono le scene imbarazzanti che caratterizzano il personaggio di Arthur e certe situazioni irrealistiche per quanto riguarda le reazioni. Ad esempio, un paese viene quasi distrutto e nessuno si preoccupa di chiamare le forze dell’ordine? Un uomo schiacciato da un masso è ancora in grado di camminare? Non basta la parola “tanto è fantasy”, un pugno nell’occhio se lo merita chi ragiona così.

La DC dovrebbe prendere esempio dai suoi stessi cartoni animati per creare delle storie verosimili e affascinanti. Ironicamente, dove la Marvel non brilla, ovvero il mondo dell’animazione, la DC splende. Se prendesse spunto dai suoi stessi prodotti come la serie Batman degli anni ’90 oppure Young Justice, potrebbe creare delle chicche.

In conclusione? Film godibile e d’intrattenimento, ma non aspettatevi un capolavoro. Dopo l’uscita di Endgame, la DC dovrà darsi parecchio da fare per gareggiare con la concorrente.

Debora Parisi

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