Vita da editor: intervista esclusiva a Stefania Crepaldi

Di origini venete, trapiantata in Toscana; laureata alla facoltà di Lettere all’Università di Pisa. Stefania Crepaldi, da sempre lettrice di romanzi accanita, onnivora e particolarmente esigente che ha scelto di far divenire la sua capacità di lettura veloce e la particolare propensione alla cura del dettaglio la propria professione.

Infatti, è editor freelance e tramite il suo sito Editor romanzi si pone l’obiettivo di diventare un punto di riferimento per gli scrittori che vogliono migliorare, mettersi alla prova e con caparbietà provare a realizzare il proprio sogno.

 

Noi l’abbiamo intervistata per saperne un po’ di più sul suo mondo e sui servizi offerti. Quindi se siete autori in erba o da self-publishing, leggete con attenzione, perché le sue indicazioni potrebbero davvero esservi d’aiuto.

Ha carta bianca e tre aggettivi per descriversi…

Curiosa, attenta, altruista.

Mai senza…?

Un romanzo nella borsa, ovviamente. E il lettore e-book. Si sa, le file sono spesso lunghe e procedono lentamente. Un buon romanzo ti salva la vita e ti offre un mondo più interessante in cui rifugiarti mentre aspetti il turno per pagare le bollette.

Cosa le piace leggere?

Sono una lettrice onnivora. Amo alcuni generi in particolare – chick-lit, gialli e thriller, narrativa storica – ma non disdegno a prescindere nessun genere. Mi piacciono molto gli ibridi e adoro i romanzi degli esordienti, perché trovo che i debutti conservino in sé una parte del cuore dello scrittore e della scrittrice, una parte che palpita e si riconosce in ogni scena del romanzo, nell’oculatezza delle parole scelte e nel messaggio della storia.

Se dovesse esprimere tre desideri?

Oh, volo con la fantasia allora! Mi piacerebbe avere un’intera ala della mia casa adibita a biblioteca, non per sfoggiare centinaia di volumi, ma per aumentare le mie possibilità di conoscenza. Vorrei riuscire a concretizzare la mia vita di nomade digitale, spostandomi per periodi più o meno lunghi in altre parti del mondo che vorrei visitare e in cui mi piacerebbe abitare, l’Irlanda per esempio. Vorrei continuare a svolgere il mio lavoro e avere il tempo per allargare la famiglia senza trascurare nessuna delle persone che amo e senza accantonare il lavoro che faccio e che mi rappresenta al 100%.

La sua vita in un tweet?

Lettrice insaziabile. Editor di romanzi freelance. Appassionata di scrittura e di belle storie.

Ci parli di un romanzo che le è rimasto impresso. A chi lo consiglierebbe e perché?

Ne leggo davvero tanti… Quest’anno ho adorato un romanzo che consiglio spesso agli scrittori esordienti perché ha una struttura interessante, e usa molte tecniche narrative diverse. Il finale in particolare è davvero gestito bene, perché l’autrice riavvolge il nastro della narrazione, riportando il lettore alla situazione di partenza. Siamo abituati a veder riavvolgere una pellicola con il tasto rewind. Farlo con le parole è una bella sfida. Quindi consiglio Il colore della memoria di Care Santos.

In qualità di editor, lavora anche con gli esordienti self? Se sì, che servizi offre?

Sì, certo. L’auto-pubblicazione è una grande opportunità se gestita con intelligenza. Agli autori offro servizi editoriali professionali: valutazione testi, correzione di bozze, editing, corsi di scrittura narrativa e consigli su come muoversi nel mondo editoriale per essere letti e apprezzati da un pubblico. A differenza degli altri editor, però, lavoro anche con chi ha una buona idea, ma non sa come tradurla in un romanzo. Da questa esigenza è nato Progettazione su Misura, il primo corso in Italia interamente dedicato alla progettazione narrativa. Ho ideato un metodo estremamente pratico e semplice per progettare un romanzo dall’inizio alla fine, senza perdere la direzione e incappare nel blocco dello scrittore. L’obiettivo finale è aiutare l’autore a scrivere una storia solida, coerente, credibile e verosimile. E offrire al lettore un bel romanzo.

Che tipo di autore è?

Non sono un’autrice. Non scrivo romanzi miei. Credo che questo sia un valore aggiunto per gli scrittori che scelgono di collaborare con me. Non possedendo uno stile mio, non vado a intaccare quello degli scrittori.

Un consiglio per gli aspiranti scrittori?

Una buona storia trova sempre il modo di emergere e di comunicare con i lettori. La revisione con un editor professionista può essere un vero momento di crescita, di formazione per te e la tua storia. Continuare a crescere come scrittori è il primo passo per chi desidera emergere nell’affollatissimo mondo editoriale. Per questo io punto molto sulla formazione: insegno e metto al primo posto l’autore, perché si sporchi le mani e impari facendo. Diffidate da chi vi restituisce un romanzo completamente diverso da quello di partenza senza avervi mostrato come migliorare la vostra storia.

Un consiglio agli aspiranti editor?

Non copiate il metodo di lavoro o il modo di comunicare di un altro editor. Quello che differenzia davvero me da un altro editor è la personalizzazione della preparazione e dello studio. Un editor lavora di regole, ma anche di sensibilità, empatia, carattere, emozione. Ogni editor ha i suoi punti di forza, per cui cercate di trovare i vostri, senza scimmiottare nessuno.

 

Silvia Casini

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