Tutti tranne me: intervista esclusiva a Gianni Leoni

Gianni Leoni vive in provincia di Grosseto. Con Bibi Book ha pubblicato nel 2019 La farfalla nel bicchiere, finalista al Premio Zeno.

La sua ultima fatica letteraria è Tutti tranne me.

Per saperne di più, lo abbiamo intervistato.

Hai carta bianca e tre aggettivi per descriverti…

Sono un eterno adolescente. Immaturo, disfunzionale, ostinato.

Mai senza…?

Farebbe fico rispondere un libro o la macchina da scrivere (che non ho). In verità è il cellulare, senza non vado neanche a buttare l’indifferenziata.

Cosa ti piace leggere?

Mi piace spaziare fra i generi, anche se tutto quello che è Crime finisce per essere la maggior parte delle mie letture.

Se dovessi esprimere tre desideri?

A) Vorrei bere senza diventare un mostro e sbagliare i congiuntivi.

B) Non avere paura.

C) Un mondo senza stupidi.

La tua vita in un tweet?

La vita è un lungo romanzo di formazione

Parlaci del tuo libro. A chi lo consiglieresti e perché?

Sono otto racconti più uno. Otto esistenze dissimili unite dall’ultimo racconto. Lo consiglierei a chi è in cerca di riscatto, ai sognatori e a chi non si accontenta della solita raccolta di racconti, ma vuole un filo conduttore che leghi le storie.

Come nascono i tuoi personaggi, vi è un collegamento con la realtà?

Quasi tutti vengono dal mondo reale, alcuni sono trasposti in purezza, altri invece sono assemblati: la stempiatura di Tizio, gli occhi di Caio, una mia nevrosi. Li modello secondo le esigenze narrative attingendo da amici o conoscenti, o semplice gente che vedo per la strada.

Le ambientazioni che scegli provengono dal reale o sono anche una proiezione dell’anima?

Sono reali, ma solo perché è più semplice scrivere di un luogo se “si vede”, anche se nei primi romanzi ho preferito la scelta astratta di tempo e luogo, scelta che adesso non rifarei.

Come puoi riassumere ai tuoi lettori il tuo romanzo? Qual è il messaggio che vuoi trasmettere?

Il messaggio primario è il cambiamento, la possibilità di modificare la propria esistenza, cosa che i protagonisti dei racconti, tranne forse l’ultimo, non hanno potuto fare. Il secondo messaggio è un invito a impegnarsi a superare le proprie paure prima che sia troppo tardi.

Sei già al lavoro su un nuovo manoscritto?

Sto lavorando su diversi manoscritti, un paio di riedizioni e alcuni romanzi inediti.

Silvia Casini

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