Running gag, cliffhanger e binge racing: come rimanere incollati davanti alle serie tv

I ristoranti chiusi, il coprifuoco e le fredde giornate invernali sono sinonimo di “coperta e divano” davanti alla TV per una maratona di episodi delle proprie serie preferite. Queste ultime sono diventate vere e proprie protagoniste della vita quotidiana: si parla con gli amici del cliffhanger dell’ultimo episodio visto, si discutono i possibili risvolti di una trama sui blog, si usano le catchphrase e running gag dei personaggi più famosi nelle conversazioni di tutti i giorni e ci si vanta online di aver fatto un binge racing delle ultime uscite.   

Dal momento che molti dei termini utilizzati per parlare di e commentare le serie TV sono di lingua inglese, sarebbe importante sapersi destreggiare al meglio tra trame e vocaboli curiosi. Per questo Babbelha deciso di aiutare gli amanti delle serie televisive e di creare un vademecum linguistico, raccogliendo le espressioni del gergo televisivo anglofone da conoscere.

  • Jump the shark
    L’espressione, tradotta letteralmente in “saltare lo squalo”, viene utilizzata negli Stati Uniti dai critici televisivi per indicare il momento in cui una serie televisiva inizia a peggiorare, quando cioè produttori e sceneggiatori ricorrono a scene o trame inverosimili, facendo venir meno l’interesse dei fan. Spesso accade con serie di lunga data che hanno esaurito tutte le storyline possibili e sono a corto di nuove idee. La frase deriva da un episodio della serie americana Happy Days in cui Fonzie salta sopra uno squalo mentre fa sci nautico, indossando la sua famosa giacca di pelle anche in quella occasione: scena da molti considerata il momento peggiore della serie e l’inizio del suo declino.

  • Cliffhanger
    Si tratta di un espediente narrativo in cui la storia raccontata si conclude con un colpo di scena per tenere gli spettatori con il fiato sospeso fino alla puntata, o alla stagione, successiva. Letteralmente cliffhanger indica chi “rimane appeso” (dal verbo to hang) a un “precipizio” (cliff), una sorta di metafora per descrivere la suspense che si induce nello spettatore. Uno dei cliffhanger più utilizzati consiste nel mostrare nel finale di stagione una scena in cui uno dei personaggi viene ferito gravemente, lasciando gli spettatori con la voglia di scoprire se sopravvivrà o no.

  • Running gag e catchphrase
    Si tratta di una battuta che ricorre svariate volte in uno spettacolo televisivo, alla quale il pubblico si affeziona e si abitua. Running infatti significa “ricorrente”, mentre gag, termine tipico del mondo dello spettacolo, significa “trovata comica”. Uno degli esempi più noti sono i molti matrimoni e fidanzamenti di Ross in Friends sui quali il gruppo di amici scherza innumerevoli volte nel corso delle 10 stagioni. Le catchphrases invece sono quelle frasi che vengono ripetute tali e quali da un personaggio nel corso di varie stagioni, al punto di diventare dei veri e propri tormentoni come nel caso di “It’s going to be legen – wait for it – dary!” di Barney Stinson in How I met your mother o ancora “That’s what she said” usata spessissimo da Michael Scott nella versione americana di The Office.

  • Spin off
    Letteralmente spin off si traduce come “scorporo” o “cessione”; nel gergo televisivo, uno spin off è una serie che nasce da un’altra serie di successo, sviluppando in modo parallelo la vita di uno o più dei suoi personaggi come per esempio Private Practice o Station 19, entrambi spin-off di Grey’s Anatomy, o anche Young Sheldon che racconta l’infanzia di Sheldon, uno dei protagonisti di The Big Bang Theory.

  • Rerun e revival
    Rerun è la messa in onda di un episodio o una serie già trasmessa, ovvero l’equivalente inglese di “replica”, come accade con Dr. House o Friends, entrambe concluse da diverso tempo, ma attualmente in onda su Sky. O Dawson’s Creek sbarcato da poco su Netflix. Da non confondere con revival che fa riferimento al ritorno di una serie televisiva anni dopo la sua fine, come quello di Sex and the city, attualmente in produzione e già molto chiacchierato per l’assenza di una delle protagoniste.

  • Cross-over episode
    Un crossover (dall’inglese to cross over, ovvero “passare dall’altra parte”) consiste nell’unire due o più personaggi di serie televisive diverse in un unico episodio come nella puntata speciale de I Griffin in cui Peter e il resto della famiglia incontrano i Simpson.

  • Binge watching e binge racing
    Questa espressione, un composto dall’inglese binge (“abbuffata”) e watching (“visione”), significa guardare uno dopo l’altro numerosi episodi dello stesso show. Il binge racing si spinge ancora oltre: consiste infatti nel fare una maratona di tutti gli episodi di una nuova stagione a ventiquattro ore dal suo rilascio. Nel 2017 i binge racer erano 8 milioni e mezzo e lo show più “divorato” era Una mamma per amica: di nuovo insieme (fonte: Netflix).

  • Spoiler
    Il termine spoiler deriva dall’inglese to spoil che significa letteralmente “rovinare”. Nel gergo televisivo si riferisce ad una notizia che svela la trama, il finale o un momento saliente di un film o di una serie, rovinandone appunto la visione. Da qui l’espressione spoiler alert la cui traduzione è “allarme spoiler”, usata per indicare che da quel momento in poi le informazioni trattate in un articolo, un blog o un post sui social media potrebbero rovinare la sorpresa a chi non ha ancora visto il contenuto in questione.

Le novità dai social media

Online sono nati anche alcuni neologismi legati al mondo delle serie TV e a Netflix. Oltre all’ormai molto noto, Netflix and chill, esiste per esempio Mansurfing, quando cioè un uomo crede che il telecomando sia di sua proprietà esclusiva e sceglie solo lui cosa guardare. Il termine netfickle invece, dall’unione di Netflix e fickle (incostante), descrive coloro che smettono di guardare una serie TV solo dopo pochi minuti di visione, non dando allo show nessuna chance di stupire. Inoltre, esiste un termine ad hoc per chi si ritiene un esperto di un determinato argomento dopo avere visto un documentario su Netflix: overnight flexpert.

Le serie TV per imparare le lingue

Le serie sono anche un grande alleato per l’apprendimento delle lingue quando si guardano in lingua originale. “Guardare le serie nella sua versione originale è un modo ideale per espandere il proprio vocabolario e memorizzare nuove parole ed espressioni. E come se non bastasse, questa attività aumenta anche notevolmente la nostra motivazione, permettendoci di affrontare l’apprendimento con grande entusiasmo e poco impegno. Inoltre consente un progressivo miglioramento della comprensione dell’ascolto: l’orecchio si abitua gradualmente ai suoni della lingua che apprende, alla pronuncia delle parole, ai diversi accenti nonché ai diversi registri della lingua. Con ogni serie ci immergiamo in altre culture e nuovi contesti specifici di utilizzo di una lingua. Pertanto, possiamo spesso sperimentare la lingua in situazioni autentiche e quotidiane, che è particolarmente utile per l’apprendimento del vocabolario” afferma Charlotte Grandbarbe, redattore capo del gruppo di insegnanti di Babbel.

Non c’è da stupirsi infatti che, secondo un sondaggio di Babbel, già molto prima del lockdown, più della metà dei partecipanti avesse utilizzato, oltre a Babbel, film e serie tv per migliorare le proprie competenze linguistiche. Dato confermato in uno studio più recente condotto da Babbel a dicembre dello scorso anno al quale hanno partecipato più di 6 mila utenti della app.