Natale a tutti i costi: recensione

Quale cosa è più bella di una famiglia riunita durante le feste natalizie?

L’idea di unire quel calore che solo un tuo stretto parente può conoscere e condividerlo nel momento più felice dell’anno.

Ma se quel momento, per un motivo o per l’altro, non riesce ad essere vissuto in famiglia, cosa saresti disposto a fare?

Con queste poche parole si potrebbe descrivere lo spunto della nuova commedia italiana fatta per le feste Natale a tutti i costi, in streaming su Netflix dal 19 dicembre, interpretato da un affiatato duo comico composto da Christian De Sica e Angela Finocchiaro, remake dell’opera francese datata 2021 Mes très chers enfants di Alexandra Leclère.

Diretto dall’esperto in rifacimenti Giovanni Bognetti (I babysitter), il film è la storia dei coniugi Carlo (De Sica) ed Anna (Finocchiaro), i quali un giorno vedono i loro figli Alessandra (Dharma Mangia Woods) e Emilio (Claudio Colica) trasferirsi definitivamente in città, lontani dalla loro casa di provincia.

Tale trasferimento causerà una sequela di spiacevoli assenze da parte dei due giovani, che declinano continuamente gli inviti dei loro genitori, pranzi domenicali compresi, tutto ciò anche in vista delle feste di Natale.

Ma accade qualcosa di assurdo: morta una ricca zia, Alessandra e Emilio scoprono che Carlo e Anna hanno ereditato una ingente somma, ed il ché li spingerà essere più presenti per i loro genitori.

Quello che non sanno però è che questi ultimi hanno inventato la storia dell’eredità solo per passare un Natale tutti assieme, senza aver preso in considerazione le conseguenze di tale scelta.

Commedia natalizia che prende sin da subito, anche se in alcuni momenti potrebbe anche ricordarlo, le distanze dal termine “cinepanettone”, Natale a tutti i costi è un piccolo prodotto da schermo casalingo che riesce nelle sue discrete intenzioni, costruendo una trama riadattata su determinati spunti che guardano al cinismo e a punte di sana cattiveria bonaria.

Ovviamente il tutto sta sulle spalle dei due mattatori De Sica e Finocchiaro, il primo in una interpretazione più contenuta dei soliti cliché da romano dalla parlata facile, la seconda nelle vesti tragicomiche di madre altamente apprensiva, cosa che dà i propri frutti, calcolando inoltre l’apporto dei validi giovani Mangia Woods e Colica.

Certo tutto sembra concretizzato con una regia da pilota automatico, tanto che verso la conclusione ci si arriva con una certa velocità, ma Natale a tutti i costi in fin dei conti ha i suoi perché, le sue parentesi ciniche che guardano alla società odierna ci sono e a fine visione ci si può sentire appagati quanto basta.

Fanno parte dell’intera discreta riuscita anche la partecipazione di Iaia Forte, nei panni di una vicina di casa impicciona, e Fioretta Mari, nei panni della nonna dai punti di vista diretti e disillusi.

Un lungometraggio che funge da piccolo dono per due sane risate in famiglia e sulla famiglia, soprattutto quando questa risulta essere troppo stretta per i suoi componenti.

Mirko Lomuscio