Mò Vi Mento – Lira di Achille: trailer ufficiale

Dopo il debutto nella sezione Venice Production Bridge della 75° Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia e la vittoria come miglior film nella sezione ufficiale lungometraggi al 72° Festival Internazionale del Cinema di Salerno, approda in sala Mò Vi Mento – Lira di Achille, una commedia corale di Stefania Capobianco e Francesco Gagliardi. Il film, che già dal suo titolo si propone come satira all’odierna politica italiana, conta sulla partecipazione di Enrica Guidi, Giovanni Scifoni, Daniele Monterosi, Benedetta Valanzano, Tony Sperandeo, Andrea Roncato, Alvaro Vitali e molti altri protagonisti della commedia tricolore. Un’opera provocatoria e irriverente che – tra politici sopra le righe, loschi avvocati, killer poco promettenti e cinesi sui generis – tratta con ironia e leggerezza uno spaccato sociopolitico dei nostri giorni, promettendo di far riflettere divertendo. Mò Vi Mento – Lira di Achille, che è diventato anche un romanzo edito da Armando Curcio Editore in libreria dall’11 aprile, sarà distribuito da Europictures e Hum Distribution a partire dal 16 maggio.

Sinossi

Achille Alfresco è un politico che aspira a essere il prossimo Presidente del Consiglio. Il nome del suo partito è già tutto un programma: “Mò Vi Mento – Lira di Achille”, che si fonda proprio sul principio che l’intero mondo politico odierno sia basato sulla menzogna e sulla falsità. Achille sta tentando di sposare la ricca Elena Guarracino, erede di una multinazionale di profilattici. Ma Elena è ancora innamorata dell’ingenuo e colto Massimo Della Bozza, un aspirante scrittore che si ritrova a fare da portaborse a nero del meschino Achille che, pur di tenerselo stretto, gli promette un roseo futuro come prossimo Ministro della Cultura. Tra complotti, amori inconfessati, segreti e bugie, i protagonisti si muovono sullo sfondo di un’Italia multietnica corrotta e meschina, popolata da furbastri che le pensano tutte pur di ottenere ciò che vogliono.

Come si esce dalla recessione? Se si è dei governanti, con ricette che ammazzano il contribuente; se si è il contribuente, ammazzando qualcuno più ricco di te per ereditare. Troppo crudele? Andatelo a spiegare al gruppetto che stiamo per presentarvi.

Achille Alfresco (in nomen omen!) è un politico che aspira a essere il prossimo Presidente del Consiglio. Già il nome del suo partito è tutto un programma: “Mò Vi Mento – Lira di Achille”Il principio su cui si fonda il “mò-vi-mento” è che l’intero mondo politico odierno sia basato sulla menzogna e sulla falsità. Quindi perché non fare una campagna elettorale “sincera” e coerente sin dall’inizio? Achille sta tentando di sposare e imbrogliare la ricca Elena Guarracino, erede di una multinazionale di profilattici. Elena è però ancora innamorata dell’ingenuo e colto Massimo Della Bozza che, come suggerisce il nome, è un aspirante scrittore ma nella vita reale portaborse, a nero, del meschino Achille che, pur di tenerselo stretto, gli promette un roseo futuro come prossimo assessore alla cultura. A ingarbugliare gli intrecci di questo triangolo amoroso, altri bizzarri personaggi, come l’ipovedente Lucia, amante di Achille, il poco promettente killer Carlo Spampanato, la sfacciata Giuliana, l’ignorante Cinzia, il misterioso Camaleonte, il losco avvocato Del Mazzo e un ambiguo Guercio. E ancora, la famiglia Quagliano che veste il tricolore formata da Italia, Viviana e dal Sindaco Michele che per un equivoco crede di essere il destinatario di un attentato di matrice politica. E poi ci sono i cinesi che conoscono il Vesuvio meglio di Asia, la segretaria di Elena, per cui i centri commerciali sono più interessanti. Ed è proprio dalla Cina che giunge con furore un’agguerrita delegazione asiatica pronta a mandare tutti sul lastrico perché l’unico mini-preservativo fallato uscito dall’azienda di Elena è andato a finire a Shanghai, causando una gravidanza non desiderata alla segretaria del Sindaco. Questi sono solo alcuni degli intrecci della commedia che, tra complotti, amori inconfessati, segreti, bugie e imbecillità palesi, si muove sullo sfondo di un’Italia multietnica corrotta e meschina, popolata da furbastri che le pensano tutte pur di ottenere ciò che vogliono. Il dramma si esaspera, diventa farsa, teatro di una triplice caccia: al potere, ai soldi, all’amore, raggiungendo livelli tragicomici e situazioni inaspettate, ricordandoci che la politica va sempre a braccetto con la menzogna.