Il faro in una stanza: a 90 dalla pubblicazione di Orlando, a novembre la terza edizione del festival dedicato a Virginia Woolf

Scrittrice, saggista, una delle più significative voci del novecento sul pensiero femminile: sono solo alcuni dei motivi che fanno di Virginia Woolf una delle donne più amate del ‘900.

Per queste ragioni Raffaella Musicò, proprietaria della libreria monzese Virginia e Co, ha deciso ormai tre anni fa di dar vita a un festival a lei dedicato, organizzato assieme a Elisa Bolchi, ricercatrice presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore, e Liliana Rampello, critica letteraria e saggista. Dopo una prima edizione dedicata a presentare l’opera e il pensiero di Virginia Woolf e a una seconda edizione dedicata alle sue traduzioni italiane che ha visto l’aggiunta nel comitato organizzatore di Sara Sullam, ricercatrice alla Statale di Milano, quest’anno il festival apre al circolo di Bloomsbury e agli amici che hanno contribuito a fare di Virginia la grande scrittrice e pensatrice che conosciamo. Il Gruppo di Bloomsbury prende il nome dal quartiere centrale di Londra in cui si trovano il British Museum e vari istituti universitari. Qui, al n.  46 di Gordon Square, si trovava la casa dei fratelli Stephen (Vanessa, Virginia, Adrian e Thoby), dove tra il 1907 e il 1930 si riunì ogni giovedì un gruppo di intellettuali di cui fecero parte gli scrittori E.M. Forster, Lytton Strachey e Leonard Woolf, i critici d’arte Roger Fry e Clive Bell, il pittore Duncan Grant, l’economista J.M. Keynes, il giornalista Desmond MacCarthy e, via via, altri qualificati esponenti della vita culturale del tempo.

La terza edizione de Il Faro in una stanza, in programma dal 23 al 25 novembre presso la sala degli Affreschi della Biblioteca Civica di Sesto San Giovanni, si colloca nell’anno del novantesimo anniversario della pubblicazione di Orlando e vedrà un’ospite d’eccezione: la ricercatrice Nino Strachey. Autrice del libro Stanze tutte per sé, edito in Italia da L’Ippocampo, e direttrice del Consiglio per la ricerca del National Trust, Nino Stratchey è discendente diretta della famiglia di Lytton Strachey, tra i fondatori del gruppo di Bloomsbury, biografo e amico di Virginia. Come nelle pagine del suo volume, la Strachey ci guiderà così nella Stanza della Torre Azzurra del castello di Knole, dove un vecchio baule di alluminio custodiva testimonianze intime di vite vissute nel cuore della Bloomsbury letteraria degli anni Venti. Un mondo fatto di estro, dandysmo e ricercata raffinatezza, che vide tra i suoi protagonisti Eddy Sackville-West, Virginia Woolf e Vita Sackville-West, poetessa, scrittrice, straordinaria giardiniera e intima amica di Virginia Woolf nonché ispiratrice di Orlando, il romanzo a lei dedicato e pubblicato nell’ottobre del 1928.

Il festival si apre venerdì 23 novembre alle ore 19,00 presso la libreria Virginia e Co. di Monza con una lezione spettacolo di Cesare Catà.

Il Faro in una stanza è organizzato in collaborazione con la Italian Virginia Woolf Society, la cui presidente Nadia Fusini interverrà nella mattinata di domenica 25 novembre. Il programma dettagliato della tre giorni verrà annunciato a breve su http://itvws.it.

Gli ingressi singoli (con esclusione dell’evento di venerdì 23) hanno un costo di €7, la tessera per le intere giornate di sabato e domenica costa €16. La tessera studenti – su esibizione di documento o tesserino – ha un costo di €12. Ingressi scontati per i soci della Italian Virginia Woolf Society.