Fuchs
im Bau
(AT 2020), il nuovo lungometraggio del regista Arman T. Riahi, inaugura la Diagonale’21.
Il festival del cinema austriaco è programmato come evento di presenza e si
svolgerà secondo un rigoroso concetto di sicurezza Covid-19 dal 16 al 21 marzo
a Graz. Sul più grande schermo del paese – nella Helmut List Halle – il dramma
ispirato alle esperienze di Wolfgang Riebniger come insegnante di sostegno
nella prigione di Vienna-Josefstadt sarà proiettato in due proiezioni
consecutive nella serata inaugurale. Fuchs im Bau festeggia, dunque, la
sua prima austriaca alla Diagonale’21.
Con Fuchs im Bau, che è ambientato nella location di una
scuola-prigione, il regista, che ha riscosso l’ultimo successo con la sua
commedia Die Migrantigen (AT 2017) e ha vinto diversi premi alla
Diagonale, adotta ora un tono completamente nuovo: mentre i personaggi della
celebre parabola anti-integrazione si sono volutamente polarizzati, in Fuchs
im Bau emerge uno spettro di temi molto più sfumato, che, tenendo conto
della portata dei conflitti trattati, permette anche di trarre conclusioni
sulla costituzione della nostra società. Fuchs im Bau è un film che
mette in luce le debolezze della detenzione e delle condizioni di lavoro nel
sistema penale, facendo a meno dei classici schemi in bianco e nero, un film
empatico sul coraggio, sull’invecchiamento e sul potere dell’educazione in
condizioni difficili. Con Aleksandar Petrović, Maria Hofstätter (Großer
Diagonale-Schauspielpreis 2013), Andreas Lust, Sibel Kekilli, Karl Fischer e
molti altri, Fuchs im Bau è portato da un ensemble di attori di grande
effetto che si unisce ai giovani attori e attrici di spicco intorno a Luna
Jordan per formare un cast formidabile. La macchina da presa precisa e agile di
Mario Minichmayr e la colonna sonora di Karwan Marouf sono tra le altre
caratteristiche del lungometraggio prodotto da Golden Girls Film (Arash T.
Riahi e Karin C. Berger).
“Il
trattamento che una società riserva a coloro che la rifiutano permette forse di
trarre numerose conclusioni. Arman T. Riahi si concentra sul mondo
letteralmente chiuso dei prigionieri minorili, ampliando così la visione di noi
stessi. Fuchs im Bau è un Kammerspiel di genere coming-of-age che mette in
scena condizioni particolarmente difficili. Memore dei grandi modelli di film
sul carcere, lavorando con precisione e con un cast superbo, Riahi incontra
l’ambiente mostrato non solo con la comprensione, ma soprattutto con la
ragione: empatico, illuminante e – per tutte le implicazioni sociali
complessive dei conflitti affrontati – tutt’altro che controverso”.
— Sebastian Höglinger e Peter Schernhuber, Direttori artistici del Festival
Per i suoi documentari Schwarzkopf (AT 2011) e Kinders (AT 2016),
realizzati insieme al fratello Arash T. Riahi, Arman T. Riahi ha già ricevuto
due volte il Premio del Pubblico della Kleine Zeitung alla Diagonale.
Le
penne sono contate, l’aula è più angusta che ispiratrice. Eppure la scuola
carceraria è forse l’unico luogo dove i giovani delinquenti, nel mezzo della
loro tetra vita quotidiana, possono almeno temporaneamente distrarsi dal
quotidiano. Elisabeth Berger (Maria Hofstätter) qui insegna con metodi non
convenzionali: ortografia e matematica non sono le sue priorità, preferisce
affrontare i detenuti ribelli con brevi battute o escursioni non autorizzate
nella cucina della prigione. Quando il maestro Hannes Fuchs (Aleksandar
Petrović) prende il suo posto, inizialmente deve fare i conti con la Berger,
che non è disposta a lasciare il campo al nuovo arrivato, tanto più che sotto
la sua supervisione ha luogo una violenza sessuale sulla sedicenne Samira, che
si traduce in una rissa e infine nell’isolamento della ragazza. Fuchs guadagna
gradualmente la fiducia della detenuta introversa. A poco a poco, anche i
traumi del suo passato vengono a galla.
Partendo dall’esperienza della serie di eventi che il festival ha messo in
scena con il nome Diagonale’20 – “Die Unvollendete”
dopo la sua cancellazione nel marzo 2020, la prossima edizione è prevista come
festival modulare: la Diagonale si baserà a Graz come luogo fisico, oltre a
presentare alcune offerte online. A seconda della situazione Covid 19, i
singoli punti del programma possono essere aggiunti o eliminati, oppure
adattati in modo rapido e il più flessibile possibile. Le misure di sicurezza di
Covid 19, ormai consolidate e testate durante la Viennale, hanno lo scopo di
permettere al pubblico di godere di film e cultura nonostante le restrizioni
della pandemia. A tal fine, la Diagonale è anche coinvolta in altri eventi
culturali primaverili.
La Diagonale’21 si svolgerà a Graz dal 16 al 21 marzo. L’intero
programma sarà pubblicato il 5 marzo. La vendita dei biglietti inizierà il 10
marzo 2021.