Biancaneve e vissero felici e contenti in dvd: la recensione

Sebbene “…e vissero felici e contenti” decreti il più delle volte la conclusione delle favole, nel cinema non si può fare a meno di dare un seguito alle stesse, soprattutto quando si tratta di successi senza tempo.

Ne è in un certo senso la prova ciò che sta accadendo con le operazioni Disney nel terzo millennio, ma già negli anni Ottanta vide la luce il lungometraggio d’animazione Biancaneve e vissero felici e contenti, prodotto dalla Filmation di Lou Scheimer, allora nel pieno della propria gloria grazie al successo della serie cartoon Masters of the Universe, e ora disponibile su supporto dvd italiano targato Quadrifoglio.

Un lungometraggio che, in non poco anticipo sui tempi, tentò di riadattare al servizio della macchina filmica personaggi e situazioni (più morali del caso) appartenenti ad un immaginario intoccabile come quello del regno delle fiabe creato dai fratelli Jacob e Wilhelm Grimm.

Diretto dall’esperto in materia John Howley, qui alla sua unica regia ma in passato responsabile dell’animazione di pellicole come Il segreto della spada (lungometraggio del 1985 dedicato a He-Man e i citati Masters of the Universe), Biancaneve e vissero felici e contenti fu completato nel 1987, ma la sua uscita cinematografica venne bloccata per una causa intentata dalla major del vecchio Zio Walt, che all’epoca era in procinto di rieditare per le sale la versione restaurata della loro immortale trasposizione datata 1937.

Il film di Scheimer e Howley, quindi, venne fatto uscire soltanto in un secondo momento, approdando in Italia nel 1989 e negli Stati Uniti, addirittura, quattro anni più tardi.

Prendendo dal racconto originale solamente i personaggi della nota protagonista e del suo principe azzurro, questa rivisitazione inizia da dove eravamo rimasti, ovvero con la morte della regina matrigna e le nozze dei due innamorati ormai prossime; ma qualcuno trama nell’ombra.
Si tratta di Lord Malizia, vendicativo fratello della defunta regina, il quale decide di rapire il principe e, di conseguenza, catturare Biancaneve.

Ma la giovane non si dà per vinta, cercando a tutti i costi di recuperare il proprio amato e attraversando una lunga serie di insidie, aiutata per l’occasione dalle cugine dei suoi cari amici sette nani: Fangosa, Radiosa, Bocciola, Fulminella, Selvaggia, Marina e Lunella. Per lei, quindi, ha inizio un’avventura in cui dovrà ricoprire il ruolo di eroina senza paura, in mezzo a mostri spaventosi e incantesimi mortali.

Al servizio di un titolo che è un doveroso recupero per gli amanti del cinema d’animazione e che va goduto per la sua capacità di riadattare determinati elementi per e la lungimiranza con cui li gestisce, con il rischio di essere ritenuto ingiustamente dissacrante.

L’accoppiata Howley/Scheimer va incontro all’impossibile, cercando di dare un seguito a ciò che ognuno di noi conosce a memoria, ma senza che il tutto risulti ridicolo o inappropriato ai nostri occhi. Anzi, Biancaneve e vissero felici e contenti sfoggia buone trovate divertenti (le sette nanette e le loro particolari doti su tutto) e riesce a rimescolare le carte del genere fiabesco con grande dovizia, alternando di tanto in tanto la visione con immancabili momenti musicali orecchiabili.

In lingua originale, inoltre, vanta la presenza di un ricco cast, con in testa la cantante/attrice Irene Cara a prestare la voce alla protagonista, più Malcolm McDowell (Lord Malizia), Dom DeLuise (Specchio Magico), Zsa Zsa Gabor (Radiosa) e Tracey Ullman (Fulminella).

Mirko Lomuscio