7 ore per farti innamorare in dvd: la recensione

Non solo attore dalla moltitudine di titoli a cui ha preso parte, tra commedie (South Kensington, L’uomo perfetto, Song’e Napule), thriller (Piano 17), musicarelli (Ammore e malavita) e drammi veri e propri (A casa tutti bene), Giampaolo Morelli nella sua ventennale carriera ha avuto anche modo di cimentarsi in un altro ruolo, ovvero quello di romanziere: nel 2011, infatti, ha firmato per la prima volta un libro, Un bravo ragazzo (prefazione di Carlo Lucarelli), raddoppiando poi l’esperienza due anni più tardi con un romanzo sentimentale, 7 ore per farti innamorare, portato in scena a teatro nel medesimo anno, insieme all’attrice Carolina Crescentini.

Ed è proprio da quest’ultima opera letteraria che nel 2020 Morelli ha deciso di partire per esordire dietro la macchina da presa, portando in fotogrammi la propria conoscenza del settore ironico e ponendosi, comunque, anche davanti all’obiettivo.

Divide la scena con la collega Serena Rossi (dopo i succitati Song’ e Napule e Ammore e malavita) per cercare di sfruttare in 7 ore per farti innamorare il degno appeal tra i due e costruire un lungometraggio leggero, adatto a tutti i palati.

La storia è quella del giornalista Giulio Manfredi (Morelli), prossimo al matrimonio con l’amata Giorgia (Diana Del Bufalo), ma che vede la propria vita subire improvvisamente un crollo verticale: a causa dell’infedeltà della donna, il cui amante è il capo del proprio fidanzato, l’attempato Alfonso (Massimiliano Gallo), perde in un solo colpo sia la ragazza che il lavoro.

Trovando occupazione in una rivista on-line dedicata all’estetismo e alla moda chiamata Machoman, Giulio viene incaricato di scrivere un pezzo riguardante una scuola di seduzione diretta da una certa Valeria (Rossi), donna che la sa lunga su cosa desiderino gli uomini e cosa li attragga dell’altro sesso. Nozioni che, paradossalmente, si rivelano utili proprio per il giornalista, il cui cuore batte ancora per l’ex Giorgia; anche se, con l’andare avanti di lezione in lezione, sia l’allievo che l’insegnante impareranno qualcosa di più dalla vita. Come anche che l’amore sa essere veramente imprevedibile.

Affrontando la strada della commedia sentimentale nel più classico dei modi, Morelli con 7 ore per farti innamorare costruisce un biglietto da visita in qualità di regista che merita di essere notato. Un esordio frizzante e intelligente, che gioca parecchio (e bene) sulla simpatia dei suoi personaggi e della vasta galleria di attori che ne prendono parte (troviamo anche Vincenzo Salemme come direttore della rivista Machoman, più Gianni Ferreri, Fabio Balsamo, Salvatore Misticone, il cantante Raiz, Antonia Truppo e una Diletta Leotta nei panni di se stessa).

Non mancano il romanticismo e la voglia di far battere i cuori, ovviamente, ma la risata prende parecchio il sopravvento, giocando su molti luoghi comuni del mondo partenopeo, che ormai Morelli conosce con i propri occhi (la divertente frecciatina al neomelodico rappresentato dal caricato personaggio della Truppo), senza mancare di originalità nello svolgimento della storia, sceneggiata a quattro mani dall’attore/regista stesso affiancato da Gianluca Ansanelli (autore di All’ultima spiaggia e Troppo napoletano).

Edito in dvd da Universal, con un backstage di sette minuti nella sezione extra.

Mirko Lomuscio