Dopo più di quarant’anni il mito di The karate kid – Per vincere domani pulsa ancora tra le menti di milioni di fan nel mondo, che in questi ultimi anni hanno potuto vedere lo sviluppo di questa serie cinematografica (che conta quattro capitoli e un reboot del 2010) in un appuntamento revival quale è stato Cobra Kai; cominciato nel 2018 per poi proseguire fino all’attuale 2025, questo serial tv riuniva gran parte del cast originale in una sequela di eventi atti a rielaborare le nozioni emotive del prototipo creato dallo sceneggiatore Robert Mark Kamen nel 1984.
Ed è proprio il successo riscosso da questo serial che deve aver spinto qualcuno a realizzare una nuova pellicola per il cinema dedicata al mito di Daniel LaRusso, interpretato da Ralph Macchio, e portarla sui grandi schermi per le nuove generazioni di fan.
Karate kid: legends è quindi un’operazione che azzarda nel rilanciare tale gloria, utilizzando personaggi vecchi e nuovi di questa saga, in modo da portare nuova ispirazione; ed oltre al succitato Macchio qua troviamo infatti anche il grande Jackie Chan, che riprende i panni del maestro di kung fu mr. Han, ruolo che ricoprì nel reboot del 2010 interpretato da Jaden Smith: Karate kid – La leggenda continua.
Mischiando quindi i fatti di quest’ultimo titolo con quelli del “karate kid” originario anni ‘80, Karate kid: legends parla del giovane Li Fong (Ben Wang), un adolescente cinese che dalla sua terra natia va a vivere a New York assieme alla madre (Ming-Na Wen), dottoressa trasferita in un ospedale americano.
Qua il ragazzo farà la conoscenza della giovane Mia (Sadie Stanley) e del padre di lei Victor (Joshua Jackson), gestori di una pizzeria, ed inoltre andrà incontro anche alla prepotenza dell’ex ragazzo della sua nuova amica, l’esperto di arti marziali Conor (Aramis Knight).
Ma Li Fong, anch’egli esperto di lotta marziale quale è il kung fu, non intende battersi, finché, per una serie di conseguenze, non si ritrova costretto a prendere parte ad un torneo, facendosi allenare da suo zio Han (Chan), venuto appositamente dalla Cina, e da una conoscenza di quest’ultimo, un allievo del compianto maestro e amico di lunga data Miyagi, ovvero Daniel La Russo (Macchio).
Nei tempi odierni cinematografici, riaprire determinati discorsi su taluni titoli che sono diventati veri e proprio culto col passare del tempo, è diventato un gesto che viene intrapreso con idee alquanto facili, facendo innanzitutto a meno di una scrittura solida che possa gettare nel mezzo della pellicola in questione quanto di più nostalgico possibile.
Karate kid: legends è quel tipo di lungometraggio, uno sguardo al passato che intende essere fedele al materiale d’origine e che, per il poco tempo a disposizione nell’utilizzare gli innumerevoli elementi a propria disposizione, non riesce a trovare un solido svolgimento; diretto dall’esordiente Jonathan Entwistle il film cerca di strizzare l’occhio il più possibile ai suoi fan, narrando la nuova storia di Li Fong con l’inserimento di personaggi del passato in cerca di una collocazione seria nel franchise “Karate kid” (l’Han di Chan che torna riveduto, come a voler chiudere una parentesi col mediocre reboot precedente, che si incentrava esclusivamente sul kung fu), il tutto sorretto da una struttura vecchia maniera che ha sempre fatto la gloria di questa serie.
Macchio, già tornato in ribalta grazie alla succitata serie Cobra Kai, prende parte divertito a questa operazione, nonostante la sua di partecipazione sappia di appiccicaticcio, e il resto del cast (tra cui un ritrovato Jackson rilegato in una parentesi memore della saga Rocky) sta al gioco del rimando e delle citazioni, senza lasciar intendere che questo Karate kid: legends ha lo stesso sapore di due e tre episodi messi insieme di una qualsiasi serie tv.
E così facendo il fan-service trova grande piacere durante la visione, con annessa simpatica sorpresa (ma non per chi segue la serie Cobra Kai) come fanalino di coda alla fine del film.
Mirko Lomuscio