Effettuando un attento studio della psicosi generale e delle nevrosi che portano dentro di sé le persone comuni, il gruppo di artisti che costituiscono il Teatro Patologico ha deciso di realizzare un prodotto che potesse mettere in luce determinati piccoli problemi rientranti nella nostra quotidianità, tra le persone che incontriamo tutti i giorni: Io sono un po’ matto…e tu?.
Un docufilm attraverso cui il collettivo guidato dall’attore professionista Dario D’Ambrosi – noto ai più per la sua partecipazione a La passione di Cristo di Mel Gibson, in cui era il centurione che frustava Gesù/Jim Caviziel, e alla serie tv Romanzo criminale – cerca di mettere a fuoco argomenti riguardanti le malattie mentali e le persone che ne sono affette, tirando in ballo anche piccole parentesi filmate che vedono la partecipazione di una galleria di volti noti del nostro cinema.
Quindi assistiamo agli interventi di Edoardo Leo, Stefano Fresi, Stefania Rocca, Claudia Gerini, Marco Bocci, Claudio Santamaria, Vinicio Marchioni, Domenico Iannacone, Riccardo Ballerini e Raoul Bova, ciascuno nella parte di qualcuno affetto da patologie od ossessioni psicologiche; il tutto per il bene di una causa comune, come l’accettazione del diversamente abile nel mondo che viviamo.
E lo fanno un po’ ragionando, un po’ sorridendo, grazie a queste scenette di vita comune dirette da D’Ambrosi stesso, regista e volto guida che accompagna i suoi ragazzi disabili del Teatro Patologico rendendoli spalle di classe per gli sketch che compongono Io sono un po’ matto…e tu?.
Man mano che, tra le righe di questa attenta analisi che guarda allo stato di salute delle malattie mentali, l’operazione avanza di istante in istante tramite guizzi di originalità, mettendo a nudo vari tipi di follia: dall’ossessione per il gioco o per l’altro sesso alla schizofrenia stessa.
Tutte tematiche poste sotto una lente d’ingrandimento che porta gli spettatori dinanzi a scottanti verità, come già accennato anche sorridendo, grazie allo spiccato senso di autoironia sfoggiato dai ragazzi del Teatro Patologico.
D’Ambrosi mette dunque in scena un’opera particolarmente toccante, difficile da dimenticare nel suo piccolo e nell’obiettivo che si prefissa, illuminandoci su come possiamo affrontare determinati complicati argomenti.
Edito in dvd da Mustang Entertainment con il trailer e ventitré minuti di Backstage quali contenuti speciali, Io sono un po’ matto…e tu? è un titolo che va quindi visto sia per l’importanza di ciò che racconta che per il modo in cui, a cuore aperto, parla a tutti noi grazie soprattutto alla presenza di un numeroso gruppo di interpreti del nostro cinema che contribuiscono umanamente ad una causa fondamentale.
Mirko Lomuscio